I bagni chimici in centro città? «Se ci sono li usano in pochi»

BELLUNO. Il bagno chimico? Quasi sempre libero. Non fai mai la coda. Si fa presto a dire che, per evitare i bisognini dei maleducati o degli ubriaconi sui muri, nei cortili e all’interno dei posti...

BELLUNO. Il bagno chimico? Quasi sempre libero. Non fai mai la coda. Si fa presto a dire che, per evitare i bisognini dei maleducati o degli ubriaconi sui muri, nei cortili e all’interno dei posti macchina del centro storico, basterebbe installare dei wc mobili. Il Consorzio Belluno Centro storico, che organizza per esempio i “Giovedì di sera”, richiamando in città mezza provincia non li installa sempre, però quando ci sono... «rimangono quasi sempre vergini», sottolinea Massimo Capraro, «puliti, o quasi e allora non può essere la loro assenza il problema. Noi ce ne serviamo quando sono prescritti dalla Commissione comunale sui pubblici spettacoli e nelle ultime settimane è successo per il Festival Show in piazza dei Martiri e per il concerto di Max Gazzè in piazza Duomo. Ebbene: li abbiamo trovati quasi esattamente come li avevamo messi. Sembra quasi che, quando sono a disposizione e alla portata di tutti, nessuno ne abbia bisogno. Non è sicuramente questo aspetto a fare la differenza».

La maleducazione gioca un ruolo fondamentale e vince 10-0. Quasi senza impegnarsi. Eppure tra le vie del Cansiglio e San Pietro, le parallele di Mezzaterra c’è un’emergenza sgradevole e, a questo punto, difficile da battere, se non con telecamere o pattuglie della Polizia o dei Carabinieri. Specialmente quando l’afflusso in centro è imponente, i locali tengono aperto fino a tardi e il consumo pro capite di birra è in proporzione all’orario di apertura del banco: «Come dicevo, noi provvediamo, quando ci viene richiesto», conclude Capraro, «non è che puoi farlo sempre. E comunque i locali pubblici sono tutti dotati di toilette, pertanto non ci dovrebbero essere problemi di questo genere». (g.s.)

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