Hot-line con ricatto: pugliese a processo

 
BELLUNO.
Cercavano ragazze e piacere nelle hot-line, trovarono invece una coppia collaudata di estorsori. Lei, voce suadente e giovanile, mai identificata. Lui, Vincenzo Lerario, 34 anni di Cerignola (Foggia), fu arrestato dai carabinieri con le accuse di sostituzione di persona e tentata estorsione. Avevano provato a spillare soldi a due quarantenni, un trichianese ed un cadorino, in cambio del silenzio di quelle imbarazzanti telefonate. Domani Lerario (difeso dall'avvocato Stefano Pietrobon del foro di Treviso) dovrà presentarsi davanti al giudice Elisabetta Scolozzi per rispondere dei reati contestati. La storia che accomuna i due sfortunati "hot-liner" risale ad inizio del 2008. A febbraio per il trichianese, ad aprile per il cadorino. I protagonisti sono diversi, ma la storia è la stessa. Entrambi abboccarono ad un annuncio letto su un periodico che pubblicizza un particolare numero di linea erotica: l'899.

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