Grotta azzurra, blocco di roccia crolla a causa delle piogge



Il maltempo si è portato via un pezzo di grotta azzurra di Mel. Il fatto è avvenuto domenica mattina, quando un blocco unico di roccia situato in prossimità dell’acqua ha ceduto franando a terra, finendo così per ferire l’immagine di un sito naturalistico che nel periodi più caldi viene preso letteralmente d’assalto dai turisti, che lì amano rinfrescarsi e fare anche il bagno, nonostante i divieti.

Durante l’estate la grotta azzurra era balzata agli onori della cronaca, purtroppo, per il cosiddetto “turismo cafone”, determinato dall’abbandono di rifiuti impropri. A causa del disagio, l’accesso al gioiello naturalistico dalle acque turchesi, collocato tra l’abitato della frazione di Villa di Villa e il Castello di Zumelle, verrà interdetto al pubblico. «La decisione», spiega l’assessore comunale Simone Deola dopo aver effettuato un sopralluogo, «nasce per motivi precauzionali come sempre accade ogni anno nel periodo invernale, dove le visite alla grotta sono comunque limitate a causa di gelate, che renderebbero il sentiero di accesso scivoloso e quindi pericoloso. La caduta di materiale roccioso è stata comunque limitata e la situazione è riconducibile ai disagi che le ingenti piogge hanno portato in tutto il territorio per tutto il mese di novembre. Ulteriori valutazioni verranno però svolte nella primavera 2020, quando il bel tempo ci consentirà di operare al meglio».

Il crollo apre la questione sulle azioni di prevenzione messe in campo dall’amministrazione per combattere i dissesti idrogeologici. «Le azioni di monitoraggio», prosegue Deola, «ci sono state, come dimostrano gli interventi effettuati in collaborazione con l’Unione Montana Valbelluna lungo la strada dei boschi di Lentiai dove sono stati costruiti dei muretti, e la pulizia dei torrenti. E ci saranno anche in futuro. Le dinamiche pluviometriche sono state però incredibili quest’anno, un segno del clima del cambia e di fronte al quale non siamo preparati. Si parla, infatti, di ben 700 millimetri di pioggia scesi in novembre nella nostra provincia. La gente nota l’allerta ogni volta che piove e giustamente si chiede perché, visto che una volta non accadeva».

«La risposta sta nell’abbandono del territorio», spiega ancora l’amministratore, «e della montagna in generale che ha portato il territorio ad inselvatichirsi. Facciamo il possibile per salvare l’ambiente ma tante azioni di manutenzione al giorno d’oggi sono sempre più difficili da realizzare, sia per via dei fondi a disposizione sia per l’aumento delle superfici dove la natura sta sottraendo posto all’urbanizzazione».

Per la grotta azzurra rimane ancora valido il biglietto d’ingresso? «Sì», conclude Deola, «perché l’idea del flusso turistico controllato nei siti naturalistici è uno degli obiettivi dell’amministrazione. Ne riparleremo in primavera». –



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