Granzotto a giudizio: «Lascio la giunta»

PIEVE DI CADORE. Roberto Granzotto, rinviato a giudizio con altre nove persone per la vicenda del fallimento della società Integra Italia di cui fu presidente come sindaco di Pieve, si fa da parte in nome della trasparenza lasciando l’incarico di assessore esterno e in giunta arriva un nuovo assessore. Si tratta di Daniele Da Ru, artigiano di Pozzale, che ha ricevuto ieri il referato ai Lavori pubblici da parte del sindaco Maria Antonia Ciotti, che terrà invece per sé le deleghe per quanto riguarda il Bilancio e il Personale.
«Eravamo preparati», spiega il sindaco Ciotti, «in quanto sapevamo che la collaborazione con Granzotto era fin dall'inizio a termine, per sue ragioni personali. Gli sono particolarmente grata per la collaborazione che ha prestato alla nostra giunta, mettendo a nostra disposizione tutta la sua esperienza, la sua professionalità e la sua passione per la cosa pubblica. È ovvio che dispiaccia a tutti noi questo avvicendamento, ma ci consola il fatto che Granzotto sarà ancora al nostro fianco in futuro».
Roberto Granzotto, avvocato, 52 anni, è stato vice sindaco di Pieve dal 1995 al 1997, con l'amministrazione di Roberto Faccin, e poi sindaco dal 1997 al 2007. «Ho rassegnato al sindaco», ha scritto Granzotto sulla sua pagina Facebook, «le dimissioni da assessore: nessuna questione politica, ma principalmente due le ragioni che hanno determinato la scelta, preannunciata al sindaco nel febbraio scorso. Il mio impegno era fin dall'inizio a termine (due anni per avviare i nuovi consiglieri ed assessori) e se vi è stata un'accelerata essa è determinata da uno strascico giudiziario in qualche modo collegato alla mia precedente esperienza di sindaco: il fallimento di una società mista pubblica e privata (Integra srl) della quale sono stato presidente per sette mesi. Pur ritenendomi del tutto estraneo e certo che la magistratura rileverà la correttezza del mio operato (la prima udienza è fissata per la metà di maggio), ho ritenuto opportuno non ricoprire il ruolo pubblico di assessore fino alla fine del processo, pur continuando ad aiutare sindaco e giunta nella loro azione quotidiana di gestione della cosa pubblica».
«Il reato di cui sono accusato», spiega al telefono Granzotto, «è quello di aver aggravato lo stato di passività di una società, la Integra srl, costituita da Comunità montana del Centro Cadore, Provincia di Belluno e da alcune aziende private produttrici di occhiali in Cadore, e che aveva come scopo sociale il rilancio dell'occhiale in Cadore. In realtà nel corso dei sette mesi di mia presidenza lo stato di passività di quella azienda non è aumentato, ma diminuito, come sono sicuro emergerà dal processo».
«Comunque», precisa Granzotto, «ho preferito dare le dimissioni per motivi di opportunità e di trasparenza e fino alla conclusione del processo, onde evitare qualsiasi riflesso negativo sull'amministrazione attuale di Pieve di Cadore o sul mio operato come assessore al Bilancio».
«Continuiamo il nostro lavoro con il massimo impegno», conclude il sindaco Ciotti, «la nostra squadra è coesa e gli impegni sono molteplici. Andiamo avanti con fiducia».
In giunta con la Ciotti ci sono il vicesindaco Maria Giovanna Coletti, assessore alla cultura ed all'edilizia privata; Diego Tabacchi, turismo, sport e tempo libero; ed ora anche Daniele Da Ru.
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