Granfondo da record: già fissata la data per il prossimo anno sarà il 21 giugno

Ivan Piol sulle siringhe in via Nassa: «Tolleranza zero controlli e una multa di 50 mila euro a chi si dopa» 



Il giorno dopo la 25esima edizione della Granfondo di Feltre, uno degli eventi di riferimento europeo per quanto riguarda il ciclismo amatoriale, evento che ha richiamato 4 mila concorrenti da 35 paesi, è tempo di bilanci e tempo di mettersi già al lavoro per l’edizione 2020. Ma è anche tempo di rispondere alla denuncia arrivata via social e che, proprio nella serata della manifestazione, ha posto in evidenza il ritrovamento di due siringhe nei pressi della partenza.

«Questa mattina zona area ecologica via Nassa c’erano queste due siringhe», ha postato, insieme a due immagini, l’ex presidente della Camera di Commercio di Belluno, Luigi Curto, sul proprio profilo Facebook. Sulle siringhe, l’etichetta Filgrastim (un antitumorale) e Inhixa (un anticoagulante).

I commenti non sono mancati, con l’immancabile accostamento delle siringhe ai ciclisti. «Mi pare davvero assurdo che uno si faccia delle iniezioni pochi minuti prima del via e butti la siringa in strada», commenta Ivan Piol, organizzatore della Granfondo Sportful Dolomiti Race. «Di solito uno il doping lo nasconde, non lo esibisce. Detto questo, da sempre siamo per la tolleranza zero nei confronti di chi bara: il regolamento della nostra manifestazione, che ha dei controlli antidoping come da regolamento della Federazione ciclistica italiana, prevede che se uno dovesse essere trovato positivo non solo non potrà più correre da noi ma dovrà pure versarci 50 mila euro come risarcimento, soldi che saranno poi impiegati per l’attività giovanile». Come accennato, per il Pedale Feltrino è tempo di bilanci e di futuro.

«Abbiamo avuto un incremento di oltre 500 iscritti rispetto al 2018 sfiorando il nostro record» dice ancora Piol. «Siamo stati fortunati con il tempo a parte un temporale inaspettato che si è abbattuto sul Passo Rolle, ma che in due ore si è risolto. Abbiamo avuto un pubblico spettacolare, nell’ultima ora Piazza Maggiore era piena di gente che partecipava alla festa degli ultimi arrivati dopo 13 ore di gara. Il mio bilancio per l’edizione dei 25 anni della Granfondo Sportful Dolomiti Race non può che essere molto positivo, sarei un pazzo a non essere soddisfatto».

Soddisfazione che è del presidente ma anche di tutto il comitato organizzatore, formato da Andrea Parteli, Ernesto De Martini, Alberto Decet, Graziano Maccagnan, Daniele Canova, Claudio Menegat, Rosamaria Gugliotta, Cristian Scopel, Dino Vettorel, Dario De Bortoli, Gabriele Pitton, Claudio Baratto, Anna Valerio. Da sottolineare anche l’imponenza del servizio sanitario, formato da un centinaio tra medici e infermieri era diviso in 7 moto sanitarie, 22 auto con equipaggi sanitari e 14 ambulanze in posti fissi e mobili nel cuore della gran fondo. Sono intervenuti per soccorrere una quarantina di persone, solo 4 con lesioni importanti ma non in pericolo di vita. «La città ha risposto bene dopo tre settimane di eventi di massa dedicati al ciclismo, ci attendiamo comunque l’onda lunga del Giro d’Italia con benefici anche per i prossimi anni», prosegue il presidente del Pedale Feltrino. «Finiamo di sistemare le ultime cose e poi cominciamo a pensare subito alla 26 edizione. Diamo appuntamento a tutti al 21 giugno 2020». —

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