«Gli scout si sono persi» ma è un falso allarme
CRESPANO. Un gruppo di 14 scout del Bassanese si attarda all’appuntamento con i genitori, a fine escursione, al rifugio Bassano di Cima Grappa. Un padre, apprensivo, non riuscendo a mettersi in contatto con il figlio, lancia subito l’allarme al 118. Nel giro di una ventina di minuti, decine di uomini tra soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane e Feltre, vigili del fuoco di Belluno, Castelfranco e Asolo e personale del 118, vengono movimentati in direzione di Cima Grappa. Poi, però, al rifugio Bassano, il gruppo arriva tranquillo. Nessun incidente, nessun inconveniente. Soltanto un ritardo sulla tabella di marcia causa foschia.
Si è risolta con il più classico dei lieto fine, la ricerca, peraltro mai iniziata, di un gruppo di scout di San Giuseppe di Cassola dato per disperso sul Grappa ed invece riapparso con qualche minuto di ritardo.
La macchina dei soccorsi si muove poco dopo le 15. È a quell’ora che al centralino del 118 arriva la telefonata preoccupata del genitore di uno scout che avvisa del consistente ritardo dell’arrivo al rifugio Bassano, dove era stato fissato l’appuntamento, di una comitiva composta da 12 ragazzi tra i 13 e 14 anni e due accompagnatori. Immediatamente viene diramato l’allarme al soccorso alpino di Crespano e ai vigili del fuoco. Si pensa anche di inviare qualche mezzo del 118, visto che l’elicottero del Suem non può raggiungere la zona a causa della nebbia. Ma non c’è nemmeno il tempo per far confluire i soccorritori perché pochi minuti più tardi sbuca l’allegro gruppo di scout. Nessuno è spaventato, tutti sono tranquilli, ignari del fatto che di lì a poco decine di soccorritori avrebbero iniziati a cercarli. All’origine dell’equivoco, una discrepanza nell’orario di rientro tra il gruppo di scout ed il genitore che aveva lanciato l’allarme al 118. —
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