Gira con una mazza e va a giudizio

Un 41enne feltrino è accusato di minaccia aggravata e porto abusivo dell’oggetto

FELTRE. “Sterminatore” va a processo. Quel giro nel centro di Feltre con una mazza da baseball in mano e un atteggiamento minaccioso porta in tribunale G.S., un feltrino di 41 anni, che il 12 maggio dell’anno scorso era stato denunciato a piede libero da carabinieri della Compagna feltrina per minacce aggravate e porto abusivo di oggetto atto a offendere. L’uomo, che ha ricevuto dalla procura l’avviso di fine indagini firmato dal sostituto Faion, è difeso dall’avvocato Tibaldo del foro di Venezia. Sarà presto in aula a spiegare i motivi di quella serata movimentata. Non ha fatto del male a nessuno con quel pezzo di legno (sul quale c’era scritto “sterminatore”), ma solo qualche danno: alcuni bicchieri fatti volare da una botte all’esterno di via XXXI Ottobre.

La ricostruzione dei militari lo vedono in maglietta e pantaloncini corti, adatti a una serata di primavera avanzata. Porta i capelli cortissimi, è robusto e ha il fisico palestrato. Parla con un accento veneziano, ma è un individuo conosciuto alle forze di polizia bellunesi. Esce di casa e comincia a girare per il centro con una mazza da battitore, in evidente stato di agitazione. Minaccia passanti e commercianti, transitando sul ponte delle Tezze e poi all’inizio di via Tofana, dove c’è l’osteria Piero Ostia. La sua presunta spedizione punitiva prosegue sulla passerella dell’ex manifattura Piave e, quindi, in via XXXI ottobre. Grida «vi ammazzo» e ce l’ha con i comunisti e i centri sociali. Quando si ferma davanti alla Cikketteria, sferra una mazzata sulla botte esterna, facendo volare i bicchieri.

Il gestore chiama il 112 e lo fanno anche altri baristi, più o meno preoccupati. L’uomo è già tornato indietro in direzione delle scalette che conducono in via Paradiso. I carabinieri lo intercettano vicino all’osteria Crash, convincendolo a consegnare la mazza e seguirli. L’uomo viene condotto in caserma per tutte le formalità e denunciato per minacce aggravate e porto abusivo di oggetto atto a offendere. A distanza di meno di un anno, s’inizia a parlare del processo.

Gigi Sosso

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