Giochi fatti nei Comuni al rinnovo Quasi 100 mila i bellunesi alle urne
Tante le sfide interessanti, a Limana la più affollata con quattro liste, nessuno a zero. Appuntamento l’8 e il 9 giugno

L’8 e il 9 giugno si torna alle urne e per 99.649 elettori l’appuntamento sarà duplice, perché vanno al rinnovo anche 31 Comuni della provincia. Nel complesso, gli elettori bellunesi chiamati al voto per le elezioni europee, invece, saranno 202.270: 99.002 uomini e 103.268 donne. In ottica provinciale, però, l’elezione più rilevante è senz’altro quella delle amministrative e non mancano le sfide interessanti. Tra i Comuni che vanno al voto, infatti, ci sono piazze importanti come Borgo Valbelluna, Sedico, Ponte nelle Alpi, Santa Giustina, Limana e Longarone e in alcuni casi si ripresentano sindaci che stanno tentando il terzo mandato.
È il caso di Roberto Padrin, che si ripropone alla guida di Longarone per la terza volta dopo la fusione con Castellavazzo, quando aveva già fatto un mandato. A lungo si è prospettata l’ipotesi di uno sfidante, ma alla fine Padrin correrà da solo contro un facile quorum. Padrin è anche presidente dell’ente Provincia e l’incarico è collegato a quello da sindaco.
Nel Feltrino la novità è rappresentata dal Comune di Setteville, neonato dalla fusione tra Alano e Quero, dove i due ex sindaci si sono alleati, ma vanno tenuti d’occhio anche Pedavena, dove si presenta solo l’uscente Castellaz, Seren Del Grappa e Arsiè.
Una delle buone notizie è che in nessun Comune mancheranno gli aspiranti sindaci. Anche a San Vito di Cadore, dove fino a giovedì sembrava tutto in sospeso, alla fine i candidati non mancano e il commissario prefettizio, arrivato a marzo del 2023, potrà congedarsi dal municipio.
A Limana c’è il maggior numero di liste, con una gara a quattro candidati sindaci. Il centrodestra dunque si presenta diviso in ben tre liste, mentre il centrosinistra è riuscito ad organizzarsi in maniera compatta. Anche qui la sindaca uscente ci prova per la terza volta, dopo che la sua maggioranza si è spaccata in uno scenario del tutto simile a Sedico. Se a Limana la frattura si è consumata ormai da qualche anno, a Sedico invece la diaspora è tutta concentrata negli ultimi mesi, cioè dopo il via libera al terzo mandato e la decisione di Stefano Deon di sfruttare questa opportunità.
Non mancano poi i candidati che tornano dopo aver fatto altre esperienze. Oltre a San Vito, il caso più noto è quello di Ponte nelle Alpi, dove si rimette in gioco l’ex sindaco e poi deputato Roger De Menech, che se la vedrà con Elena Levorato. Anche a Santa Giustina torna in pista, ma in realtà non l’aveva mai lasciata, l’ex sindaco Ennio Vigne contro l’uscente Ivan Minella.
Nei Comuni più piccoli i terzi mandati sono la soluzione più naturale e i casi sono numerosi, ma per qualcuno i mandati quasi non si contano più, come Ianese a San Nicolò Comelico e Svaluto Ferro a Perarolo.
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