Gidoni: «Per Neurochirurgia h24 bisogna trovare 5 medici»

Viva attesa per la seduta della Commissione regionale che oggi dovrà esaminare di nuovo le schede ospedaliere. Schede che a dire dei sindaci, con Jacopo Massaro, e dei Comitati, non accolgono nessuna delle richieste che erano state avanzate in provincia. «Ho letto quanto è stato detto e scritto», afferma Franco Gidoni, consigliere regionale della Lega, «e in verità ciò che viene proposto è in larga parte già previsto e programmato; inoltre, qualcosa verrà aggiunto nelle schede che la commissione approverà domani (oggi per chi legge, ndr) ».
Viene rilanciata, da sindaci e comitati, l’urgenza del volo notturno.
«È già deliberato ancora dall’anno scorso. Al più tardi partirà nei primi mesi del 2020. È in corso il bando per la nuova gestione del servizio di elisoccorso. Per la fine dell’anno prossimo dovrebbe essere pronta anche la nuova base di Pieve di Cadore, per la quale l’Usl ha annunciato il bando». Gidoni ricorda che Pieve di Cadore «avrà la competenza non solo sull’Usl 1, ma anche sulla 2, la 3 e la 4. Ampliando il servizio fino all’altopiano di Asiago. Nel frattempo l’eliambulanza di Bolzano potrà prestare servizio sulle piazzole convenzionate, come quella di Arabba».
I sindaci hanno lamentato l’incertezza “totale” sulla neurochirurgia H24 di Belluno, che garantisce la golden hour per alcune tipologie di pazienti e l’assenza della radiologia interventistica, ritenuta fondamentale.
«Mancano neochirurghi a Treviso, oltre che a Belluno. La ricerca è in corso da tempo. Non appena si troveranno, e ne serviranno cinque, il servizio potrà essere ripristinato nella piena efficienza. Le schede ospedaliere non sono le “tavole della legge”, quindi possono essere modificate all’occorrenza. Per quanto riguarda l’interventistica radiologica non è sicuramente vietata dalla scheda».
E per la psichiatria? Sindaci e Comitati criticano il fatto che alla chiusura del reparto di psichiatria del Cadore non corrisponda un aumento dei posti letto a Belluno.
«Conosco il problema ed ho anche sollecitato un approfondimento sui numeri. Vediamo se vi sarà modo in commissione di rivedere quanto previsto».
Soddisfatti, invece, i sindaci perché relativamente ai posti letto per il Primiero nell’ospedale di Feltre. Si è chiarito che sono “aggiuntivi”.
«Mi sorprende la sorpresa dei sindaci. Massaro per primo sa che la Provincia di Trento interviene con circa 8 milioni per assicurare i posti letto per il Primiero. È ovvio, quindi, che sono posti riservati e, quindi, aggiuntivi. Per quanto riguarda l’individuazione delle unità semplici e dipartimentali le schede ospedaliere non possono essere chiamate in ballo, perché la competenza è della direzione dell’Azienda sanitaria, seppur nelle schede alcune indicazioni comunque vi siano a puro titolo rafforzativo di una necessità».
A questo riguardo Gidoni muove un rilievo a Massaro e colleghi: «I sindaci non hanno possibilità d’intervento nella gestione sanitaria, l’allora riforma Bindi li ha confinati esclusivamente nel socio-sanitario, seppur ogni loro suggerimento venga ben accolto ed approfondito. Ma la decisione comunque alla fine spetta alla Regione». —
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