Giardino alpino: appello a Zaia per gli stagionali
TAMBRE. A rischio il Giardino alpino del Cansiglio, uno dei maggiori richiami dell’altopiano, in particolare per migliaia di studenti che lo frequentano.
La Regione, infatti, non ha ancora autorizzato l’assunzione dei due addetti, che di solito entravano in operatività ai primi di aprile. Fabio Girardello, presidente dell’associazione naturalistica Lorenzoni con sede a Vittorio Veneto, che nei fine settimana tiene aperto il giardino grazie ai suoi volontari, ha lanciato un appello al presidente della Regione, Luca Zaia, perché consenta la vita di questo sito.
«Quest’anno, almeno fino ad oggi, i due operatori che l’hanno in cura», scrive Girardello in una lettera aperta, « non sono ancora attivi, causa la mancata assunzione a tempo determinato. Considerati i tempi della burocrazia, è lecito pensare che, anche se l’iter di assunzione partisse oggi, difficilmente avrebbe esito entro il corrente mese».
Girardello riferisce a Zaia che «a tutt’oggi il Giardino alpino del Cansiglio risulta pertanto non agibile e non visitabile e quindi, visto che stiamo entrando nel periodo di maggior affluenza delle visite scolastiche, parecchie centinaia di bambini e ragazzi dovranno rinunciare a visitare il Giardino». Questo ritardo, insiste il presidente dell’associazione, «ci preoccupa notevolmente: il nostro timore è che, oltre a dover rinunciare alle visite scolastiche, con grave danno d’immagine, sia a rischio la fruizione del Giardino nel corso della stagione d’afflusso generico, considerando che il Giardino dovrebbe essere aperto al pubblico nella prima settimana di giugno».
Veneto Agricoltura, da cui il Giardino dipende, ha spiegato ai rappresentanti dell’associazione che ogni assunzione, anche quelle a tempo determinato, deve essere preventivamente approvata dalla giunta regionale e che la giunta non ha ancora formalizzato queste due assunzioni. Né è possibile prevedere quando ciò avverrà.
«Lei pertanto comprenderà, signor presidente, come il ritardo indicato rischi di interrompere e compromettere un enorme lavoro, di importante valenza scientifica, iniziato nei primi anni Settanta e di fatto mai interrotto. Questo impegno ha portato il Giardino del Cansiglio ad essere noto in ambito specialistico, ma ad essere anche un’attrazione turistico-culturale conosciuta in tutto il Veneto e meta di migliaia di visitatori italiani e stranieri, costituendo di fatto anche un notevole supporto ed incentivo al turismo del Cansiglio».
L’associazione naturalistica Lorenzoni opera a titolo volontario in Pian Cansiglio al Giardino botanico alpino, a sostegno ed in accordo con Veneto Agricoltura. I soci tengono aperto il Giardino nei fine settimana e nei giorni infrasettimanali se festivi (ad esempio a Ferragosto), durante i mesi di apertura (da giugno a settembre); svolgono inoltre azione di vigilanza all’interno del Giardino e gestiscono la biglietteria. Durante i giorni feriali sono presenti ed operanti in Giardino due dipendenti di Veneto Agricoltura. Da molti anni ormai questi iniziano la loro stagione lavorativa durante la prima - al massimo la seconda - settimana di aprile. Grazie alla loro competente opera, fra la fine di aprile e le prime settimane di maggio il Giardino risulta ripulito, riordinato, provvisto degli indicatori necessari per il riconoscimento delle piante; in altri termini, predisposto in modo ottimale per accogliere le visite.
Francesco Dal Mas
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