Gelato a km zero con il latte comprato direttamente in stalla

FELTRE. Il cono e la coppetta a chilometro zero. È in rampa di lancio la proposta di qualche gelatiere di poter acquistare direttamente dalla stalla il latte intero e, a seguito della pastorizzazione, poterlo utilizzare fresco di giornata, direttamente dal produttore al consumatore con risultati eccellenti.
Basti pensare al fior di latte, ma sono diversi i gusti che si possono fare con i prodotti tipici. Il Feltrino ne ha tanti e Serena Turrin, insegnante all'istituto Agrario, spiega come il gelato artigianale possa essere uno strumento di promozione legato ai prodotti del territorio, ma anche come si possa valorizzare l'agroalimentare per mezzo proprio del gelato artigianale, preparato utilizzando ingredienti e materie prime di ottima qualità come l'acqua delle nostre montagne, il latte proveniente principalmente dagli allevamenti bovini della provincia come pure la panna fresca, il mascarpone, uova da allevamenti controllati. Il binario è doppio. E per i diabetici viene usato un dolcificante naturale ricavato dalla Stevia (pianta).
«I gelatieri del Feltrino, in particolare Andrea Reato (gelateria da Gimmy), Giorgio Dalla Corte, Walter Sommariva e Claudio Mazzocco puntano sempre più alla riscoperta e alla valorizzazione dei prodotti tipici al fine di far conoscere, degustare e apprezzare delle specialità e specificità ai residenti e al turista», spiega Serena Turrin, che ha parlato con loro. «Il gelato è un alimento fresco, sicuro a livello alimentare che da tempo valorizza anche le eccellenze agro-alimentari del posto».
La tendenza attuale è quella della creatività e della ricerca alla scoperta di sapori e profumi inediti, ma sempre con un forte legame al territorio e ai produttori locali. Nelle gelaterie quindi si possono trovare oltre ai gusti tradizionali come le creme e alcuni tipi di frutta, anche quelli come la noce feltrina, la mela prussiana, il pino mugo, il miele Dop delle Dolomiti Bellunesi, le corniole, le pere, l'uva fragola, la ricotta fresca delle latterie o Lattebusche, il mirtillo selvatico, i fichi, il sambuco sia di frutto che di fiore, i lamponi, le fragole delle Dolomiti Bellunesi, il prosecco, la zucca con gli amaretti, la birra artigianale, i fiori del Tarassaco, la menta selvatica e molti altri.
C'è poi da tener presente che non tutti i prodotti possono essere usati tali e quali o raccolti dalla pianta e impiegati per la produzione del gelato, in quanto ci sono una serie di controlli e normative di carattere igienico-sanitario che vanno osservate e applicate per garantire al consumatore la salubrità e igienicità, insomma la sicurezza dell’alimento: «Per questo i gelatieri», commenta Serena Turrin, «cercano di impiegare per quanto possibile prodotti del luogo, che vengono adeguatamente conservati (in celle frigo, abbattitori del freddo) in modo conforme alle indicazioni dell'Usl».
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