Gazzi: «Questa è la strada giusta»

FELTRE. Castello ha voltato pagina e ieri se ne sono accorti tutti. Marco Gazzi alza il drappo al cielo e viene portato in trionfo dai contradaioli. Il presidente fa centro all’esordio. Dopo una lunga esperienza maturata come arciere, maestro di campo e anche tra le fila dell’ente Palio, Gazzi è tornato nel suo quartiere con l’obiettivo di farlo tornare a vincere: «Io sono la punta», afferma felice, «ma dietro c’è un gruppo straordinario senza il quale non si andrebbe da nessuna parte. Abbiamo iniziato il mandato subito col botto perché si è lavorato tanto. Sapevo già da sabato che avevamo grosse possibilità perché avevamo uno squadrone che ha gareggiato alla grande. Abbiamo lavorato forte per preparare le gare e il risultato si è visto, ma dico grazie a tutti i volontari, da chi ha lavorato alle cucine agli sbandieratori e ai tamburini. Abbiamo rinnovato molte cose nel quartiere e altro lavoro ci aspetta. Ma la strada è quella giusta».
Questa edizione del Palio è stata segnata dal record di polemiche e ricorsi: «Meglio stare zitti per evitare di prendermi qualche denuncia», afferma Gazzi. «Aggiungo che tutti questi ricorsi e tutte queste polemiche non fanno bene all’immagine del Palio. Così, oggettivamente, non va. Dovremo lavorare insieme agli altri quartieri per cambiare il sistema».
«Noi del Duomo ci abbiamo provato», afferma intanto un Angelo Lusa piuttosto sconsolato, «ma il merito va comunque al Castello, a cui facciamo i nostri complimenti. Io non posso che ringraziare tutti: i volontari, i tamburini e gli sbandieratori, gli atleti, per il lavoro fatto. Abbiamo avuto in pugno la vittoria fino alla terza gara. Comunque è stato un bel Palio».
«Il regolamento è troppo complicato e spesso interpretabile», dice il presidente di Santo Stefano Paolo Rigoni. «La soluzione per tutti sarebbe semplificarlo, ovviamente senza togliere nessuna gara. Sicuramente ci è mancato l’arco. Noi ci abbiamo provato fino alla fine: la mossa era rivedibile, visto che era la prima, ma alla fine è andata così».
«Mi congratulo con i nostri staffettisti per la splendida prova di sabato sera», sottolinea da parte sua il presidente di Port’Oria, Luca Bonello, «che di fatto, sul campo, abbiamo vinto noi. I due atleti interni erano giovanissimi e meritavano la vittoria». «Non ci siamo risparmiati nulla», tira le somme Bonello, « abbiamo preparato il Palio dalla prima all’ultima gara». (f.v.)
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