Gara del gas, Feltre ricorre al Tar contro Italgas

Perenzin: «Dobbiamo tutelare gli interessi del Comune e dei cittadini». Il sindaco chiama a raccolta i colleghi dell’Atem

Belluno

Feltre guida il ricorso al Tar del Veneto contro la decisione della stazione appaltante del Comune di Belluno, che lo scorso 29 maggio ha approvato l’aggiudicazione della gara per il servizio di distribuzione del gas a Italgas. Il Comune ha affidato allo studio legale Gaz l’incarico di difendere le proprie ragioni e ieri dal municipio feltrino è partita una e-mail all’indirizzo di tutti i Comuni bellunesidell’Atem per proporre l’adesione all’iniziativa legale.

«Tutelare gli interessi del Comune, ovvero dei cittadini, è un nostro preciso dovere», commenta il sindaco Paolo Perenzin, in una partita in cui Feltre si presenta nel ruolo di capofila. «Siamo certi che anche gli altri Comuni dell’Atem si muoveranno nella stessa direzione nel ricorso contro l’aggiudicazione della gara ad Italgas».

Sarà il Tar a stabilire se il prezzo del valore delle reti del gas inserito nel bando di gara fosse quello giusto, perché a spanne, per il sindaco Perenzin e i suoi colleghi contrari all’affidamento, il mancato affare per i Comuni sarebbe di 14 milioni di euro. È questa infatti la differenza tra il dato di 61 milioni di euro inserito nel bando di gara e quello di 75 milioni (almeno), cioè quanto valgono le reti per i sindaci.

«Quanto è accaduto crea un grave pregiudizio alle nostre prerogative economiche», afferma ancora Paolo Perenzin. «Siamo fiduciosi di poterle far valere nella sede opportuna, che a questo punto diventa quella del Tar del Veneto».

La questione merita un riepilogo. Prima della conclusione delle procedure di aggiudicazione, i sindaci hanno provato a chiedere alla stazione appaltante del Comune di Belluno di sospendere la gara per fare un approfondimento tecnico (era il 22 novembre dell’anno scorso), ma il tentativo non è servito. Anzi, i tecnici, chiamati in consiglio comunale a Palazzo Rosso a ricostruire la vicenda, avevano spiegato che il valore (61 milioni) era stato stabilito da Bim Infrastrutture, proprietario delle reti, nel 2015, e confermato nel 2016 utilizzando un differente prezziario (di Trento, nel primo caso, veneto nel secondo). Il dato, inoltre, è stato inserito nel bando di gara dopo le verifiche fatte da Arera, l’Autorità per l’energia e il gas.

Tutti i Comuni bellunesi hanno fatto proprio quel valore, approvandolo nei rispettivi consigli comunali, salvo poi contestarlo tre anni dopo. L’iter è andato avanti e la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale Belluno per i prossimi dodici anni è stata aggiudicata ufficialmente a Italgas Reti Spa, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa tra le quattro società partecipanti (seconda Ap Reti gas Spa, al terzo posto 2I Reti gas Spa e al quarto Erogasmet).

La questione però non termina qui, perché i Comuni bellunesi si preparano al ricorso al Tar del Veneto, chiamati a raccolta dal sindaco di Feltre. La battaglia si sposta sul fronte legale e servirà un giudice per chiuderla. —



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