Gal Alto Bellunese, la “benzina” nel motore di decine di aziende

LOZZO. Tempo di primi bilanci per il Gal Alto Bellunese, che si conferma un ente virtuoso. Tanti i progetti in corso d’opera, altrettanti quelli prossimi al lancio. Nel mezzo tanti soldi, sette milioni e mezzo di euro, buona parte dei quali già investiti in una programmazione che ha fatto breccia nel cuore degli imprenditori, non solo turistici, di Centro Cadore, Comelico, Val Boite, Longaronese, Zoldo e Agordino.
cinquantatre progetti
Cinquantatre i progetti del settore turistico finanziati, una ventina dei quali provenienti da attività nuove di zecca, a cui vanno ad aggiungersi i finanziamenti relativi alle imprese artigianali per i quali le adesioni sono state 24, tutte accolte positivamente. Tradotto in soldoni, dei 7 milioni e 530 mila euro messi a disposizione del Gal Alto Bellunese dalla Regione Veneto nell’ambito del Psr 2014-2020, l’importo già impegnato ad oggi è di poco superiore ai cinque milioni; quello dei pagamenti ai beneficiari è invece di due milioni di euro e vale il primato a livello regionale tra i Gal impegnati nell’opera di sostegno allo sviluppo locale.
LA FIDUCIA DELLE AZIENDE
«Le aziende dell’Alto Bellunese si rivolgono a noi sempre con maggiore frequenza, con progetti seri e meritevoli di grande attenzione», spiega il direttore del Gal Alto Bellunese, Adriana De Lotto, «dietro l’erogazione di questi contributi c’è una programmazione studiata nei minimi dettagli, partita da una stretta sinergia con il territorio. Abbiamo ascoltato gli imprenditori, carpendone problematiche, esigenze e necessità. Dopo di che abbiamo tirato fuori un programma adatto a più ambiti, anche con l’obiettivo di sostenere l’attività imprenditoriale in un territorio che presenta difficoltà diffuse. Abbiamo scelto di concentrare le risorse in poche misure. I progetti che abbiamo ricevuto sono tutti molto validi. Con questi presupposti, il Gal Alto Bellunese si è rivelato l’arma in più per l’imprenditoria locale e noi di questo ne siamo particolarmente soddisfatti».
L’ambito turistico ha visto concentrare le risorse nel sostegno ad alberghi, ristoranti, noleggio di attrezzature sportive, affittacamere e B&B. «La contribuzione del Gal Alto Bellunese ha permesso di far nascere sul territorio di competenza tante nuove imprese», prosegue Adriana De Lotto, «non solo di natura turistica ma anche artigianale. A breve scadranno due nuovi bandi relativi alle imprese agricole mentre altri sei bandi completeranno il quadro relativo all’annualità 2019».
DUE BANDI IN SCADENZA
Due, come annunciato dal direttore, i bandi in corso d’opera che scadranno il 30 aprile. Sono concentrati nel settore dell’imprenditoria agricola: il primo, di 200mila euro, finanzia la trasformazione di prodotti da agricoli a non agricoli, la realizzazione di fattorie sociali e servizi ambientali riguardanti cura e manutenzione del territorio. Il secondo, invece, pari a 300mila euro, finanzia l’ospitalità agrituristica, la realizzazione di fattorie didattiche e progetti di turismo rurale.
«Sono bandi volti a creare multifunzionalità nell’impresa agricola al fine di accrescere il proprio fatturato», spiega la De Lotto, «offriranno la possibilità di integrare il reddito. Un’opportunità di diversificazione per una categoria, quella dell’imprenditore agricolo, che oggi ricopre un ruolo molto importante nell’economia del territorio montano». —
Gianluca De Rosa
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi