Francesco Saverio Pavone nuovo capo della procura

Il suo nome ha ricevuto cinque voti su sei dalla Commissione del Csm Nei giorni scorsi si era fatto il nome anche di Gianni Griguolo

BELLUNO. Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia che il nuovo procuratore capo della Repubblica di Belluno sarebbe stato Gianni Griguolo, con un voto unanime dell’apposita commissione. Con ogni probabilità il magistrato ha rinunciato visto che ieri la stessa commissione si è espressa di nuovo.

L’ex pubblico ministero e attuale sostituto procuratore generale di Venezia Francesco Saverio Pavone ha ottenuto cinque voti su sei nella Commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura per la poltrona di procuratore capo a Belluno. I componenti della Commissione sono sei, il sesto si è astenuto: i concorrenti per la Procura, che fino a poco tempo fa è stata retta dal trevigiano Domenico Labozzetta, erano ben diciassette. Tra i concorrenti c’era un altro sostituto procuratore generale, il padovano Bruno Bruni. Naturalmente quella della Commissione è una proposta, tocca ora all’assemblea plenaria del Csm dire l’ultima parola con il suo voto, ma visto che il nome del magistrato veneziano non ha trovato contrari (nessuno ha votato per un altro candidato) ed ha raccolto il voto sia dei componenti togati sia di quelli laici la sua candidatura non dovrebbe trovare ostacoli e passare se non all’unanimità a grande maggioranza.

Pavone, di origine pugliese, ha svolto la sua carriera in laguna, prima da cancelliere in Tribunale, quindi, dopo aver vinto il concorso in magistratura, come giudice istruttore (prima dell’entrata in vigore del nuovo di procedura penale) dopo da pubblico ministero in Procura della Repubblica, quindi in Procura generale. Per anni è stato il magistrato che ha indagato sulla banda della Riviera del Brenta: in qualità di giudice istruttore ha firmato l’ordinanza di rinvio a giudizio per Felice Maniero e per decine di complici. Al termine del processo il boss, non ancora pentito, era stato condannato per la prima volta a 33 anni di carcere e durante quel processo evase per l’ultima volta. In seguito, in qualità di pubblico ministero, ha condotto una delle prime indagini per reati di corruzione e concussione in laguna nei confronti di pubblici amministratori.(g.c.)

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