Francesco Lin, il cinese ha conquistato la Normale

BELLUNO. Una passione per la matematica che lo ha portato a frequentare la Scuola Normale superiore di Pisa e che tra poco lo farà “volare” direttamente in America. Francesco Lin vive da sempre in Italia, a Belluno, ma è cinese. I suoi genitori sono originari di una provincia a sud di Shanghai, lo Zhejiang.
L’ultimo brillante risultato raggiunto da Francesco è la laurea magistrale alla Normale di Pisa, conseguita in giugno con il massimo dei voti, 110 e Lode. «La mia tesi riguardava la topologia a dimensione bassa», spiega Francesco, che tra poco compirà 24 anni, «un tema complesso, sugli spazi di dimensioni 3 e 4. Per realizzarla sono stato un anno a Oxford con una borsa di scambio, al Saint John’s College».
Prima di iscriversi all’università Francesco ha frequentato il liceo scientifico “Galilei” di Belluno e, prima ancora, la scuola media “Ricci”. Essere cinese a Belluno non è per lui mai stato fonte di problemi e difficoltà: «Ovviamente ci sono le persone non troppo aperte, ma quelle che ho incontrato si sono sempre dimostrate disponibili. Poi frequento fin da piccolo compagnie italiane. Vent’anni fa la presenza di cinesi a Belluno era una novità: ero l’unico bambino di questa nazionalità. Ora invece le cose sono cambiate: si vedono sempre più persone che provengono da paesi diversi».
«Credo anche, almeno dai racconti che mi sono stati fatti», dice Francesco, «che nemmeno i miei genitori abbiamo incontrato particolari problemi. Erano tra i primi cinesi a Belluno e non c’erano la paura e il pregiudizio che stranieri venissero a portare via il lavoro».
Francesco a Belluno si è sempre trovato bene e il suo amore per la matematica è iniziato alle medie. «Facevo approfondimenti anche per conto mio. Poi ho scelto la Normale, proprio il percorso matematico, nella classe di scienze».
Per entrare (alla Normale gli studenti di Matematica ammessi sono 10 all’anno) ha dovuto superare un test d’ammissione: due scritti da 6 ore ciascuno e due orali. Prove “toste”, ma Francesco le ha affrontate con preparazione: «Alla Normale, è giusto dirlo, vitto e alloggio sono gratuiti e le spese accademiche sono rimborsate. È un programma speciale per premiare l’eccellenza».
A settembre inizierà il dottorato di ricerca all’Imt in America, finanziato dallo stesso Dipartimento di matematica. Un percorso di 5 anni. «Non c’era un collegamento con l’università, quindi ho fatto domanda personalmente», spiega. «Andare in America è sempre stato il mio sogno. Non so poi se la mia vita sarà lì, mi piacerebbe restare in Europa».
Martina Reolon
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