Franceschi: sostegno dai colleghi
CORTINA. «Siamo senza parole. L'arresto del nostro collega Andrea Franceschi, primo cittadino di Cortina, ci ha gettati in un grande sconforto». Dal sindaco di Colle Santa Lucia, Oscar Troi, è partita l’iniziativa di un documento per schierarsi pubblicamente a fianco del collega ampezzano, attualmente ancora agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta che si riferisce ad un appalto.
A firmare la nota, anche i sindaci di Agordo, Borca, Calalzo, Castellavazzo, Canale, Cencenighe, Chies d'Alpago, Falcade, Gosaldo, La Valle, Livinallongo, Mel, Pieve di Cadore, Rivamonte, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Pietro, San Vito, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon, Vallada, Vodo, Zoldo Alto e Zoppè.
«Premesso che non vogliamo assolutamente entrare nel merito di questioni giudiziarie che non ci competono, e che con la massima fiducia lasciamo gestire agli organi competenti», si legge ancora nel documento, «non possiamo nascondere la profonda amarezza che da mercoledì sera ci pervade. Siamo intanto vicini all'uomo Franceschi e alla sua famiglia, così come agli altri amministratori ampezzani e ai loro cari, consapevoli che non è facile far fronte, anche emotivamente, a un provvedimento come quello in corso. Ma manifestiamo solidarietà anche al sindaco Franceschi, coscienti come non mai di quanto sia arduo svolgere questa mansione. Compiere il proprio dovere e intraprendere delle scelte, a favore del bene comune e del territorio, è sempre più difficile. Pur avendo come "parole d'ordine" legalità e moralità», sostengono evidentemente amareggiati i sindaci, «ci accorgiamo sempre più spesso di muoverci sul filo del rasoio. La possibilità di vederci recapitare in municipio una denuncia, per le ragioni più disparate, è ormai all'ordine del giorno. I mittenti? Anche in questo caso i più diversi: cittadini, dipendenti, ospiti... E noi, che il ruolo di sindaco lo svolgiamo ormai quasi a titolo volontaristico, ci sentiamo in balia degli eventi. Pur investendo nell'attività amministrativa amore, passione e dedizione, anche a scapito del nostro lavoro personale, a volte ci chiediamo: "Chi me lo fa fare……..?". E la voglia di mollare tutto inizia a dilagare, ma puntualmente non la lasciamo prendere il sopravvento perché il senso civico ha la meglio. Così torniamo, come tutte le mattine, nei nostri uffici a sbrigare i problemi più disparati, constatando che, alla fine della filiera amministrativa, siamo noi ad essere gravati dalle indecisioni e dalle incertezze legislative. Abbiamo in animo la volontà di fare del nostro meglio», conclude il documento firmato dai sindaci, «pur conoscendo i nostri limiti, e chiediamo rispetto e dignità per le cariche istituzionali che rappresentiamo e l'impegno civico che esse implicano».
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