Franceschi, divieto di dimora a Cortina

Non più arresti domiciliari ma divieto di dimora nel suo Comune per il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, arrestato il 24 aprile scorso con l’ipotesi d’accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, violenza privata e abuso d’ufficio. È questa, secondo quanto si è appreso in ambienti vicini all’inchiesta, la decisione del Tribunale del riesame di Venezia, che confermando preliminarmente la validità dell’impianto investigativo ha tuttavia disposto la modifica della misura cautelare personale nei confronti del sindaco. Il provvedimento è stato accolto «con moderata soddisfazione» dal difensore del sindaco di Cortina, Antonio Prade. «È una misura che potevamo prevedere - dice Prade - ma è migliorativa della situazione precedente. Poteva andare anche peggio». Su questa disposizione il legale annuncia un prossimo ricorso in Cassazione. Andrea Franceschi risiederà nel frattempo a San Vito di Cadore, a 10 chilometri dal capoluogo ampezzano.
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