Frana di Cancia, una messa a dieci anni dalla tragedia

Sabato alle 17 il ricordo di Giovanna Belfi  e del figlio Adriano Zanetti Ad agosto gli ultimi lavori per la messa in sicurezza

BORCA DI CADORE. Sarà celebrata sabato alle 17, nella chiesa parrocchiale, la messa in ricordo delle vittime della frana di Cancia, a dieci anni dalla tragedia.

Tanto è passato dalla notte fra il 18 e il 19 luglio 2009, quando, sotto la furia della frana che travolse Cancia, morirono Giovanna Belfi e Adriano Zanetti. Dieci anni nei quali amministratori e tecnici si sono dati da fare per mitigare il rischio frana, anni di riunioni, progetti e opere. «Sul versante ai piedi dell’Antelao e negli uffici», commenta il sindaco Bortolo Sala, «si è sempre lavorato. Purtroppo gli iter sono stati lunghi e abbiamo fronteggiato anche altre colate, per fortuna di minor intensità».

Nell’estate del 2015 si sono verificate due importati colate che hanno mosso 35 mila metri cubi di materiale dall’Antelao: non ci sono stati danni, perché i vasconi e i canali realizzati dopo il 2009 hanno salvato le case. Poi sono seguiti interventi di ripristino importanti. Oltre ad aver svuotato l’alveo e gli invasi, è stata consolidata la scogliera che si trova a 1. 500 metri di quota. Poi è stato fatto un grosso intervento, sia sull’alveo che sulla curva del Bus del Daiul, danneggiati nel 2015».

Nel 2013, nel villaggio di Cancia e in altri punti nevralgici di Borca sono state installate le sirene che suonano in caso di allarme: «Lungo il canalone sull’Antelao ci sono cinque stazioni di monitoraggio, la più alta a 2.250 metri e la più bassa a Cancia, sopra le prime case. Il sistema è composto anche da 40 sirene a media potenza, da due sirene ad alta potenza e da dieci semafori; c’è anche la possibilità di inviare automaticamente 3.600 sms al minuto a tutti coloro che hanno dato il numero di cellulare al Comune. In poche parole, in caso di colata, si accendono i semafori, suonano le sirene e partono gli sms agli organi di Protezione Civile, all’amministrazione comunale e agli abitanti».

È stato poi sistemato il ponte sulla Rovina di Cancia, con la creazione di argini laterali e la posa di pali. Un’opera propedeutica a quella che sarà avviata dalla Provincia ad agosto. «Abbiamo appaltato i lavori», spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale alla Difesa del suolo, «che inizieranno dopo il 15 agosto».

Anche ieri e fino alle 8 di venerdì sull’area della frana di Borca vi è l’allerta rinforzata, segnalata dal Centro funzionale decentrato della protezione Civile veneta. «Le opere sono molto importanti», sottolinea Bortoluzzi, «si prevede di intervenire sulla zona del Bus del Diaul e della valle del Salvella. Verranno realizzate briglie di contenimento, allargato il canalone, creato una sistema per separare l’acqua dai massi detritici e saranno realizzati dei dissipatori di energia, per un importo di circa 4 milioni di euro. Al termine dei lavori sarà ridotto di gran lunga il rischio sull’abitato di Cancia».

Nel contempo a vegliare sui cittadini ci sono i volontari della Protezione Civile che monitorano l’alveo in caso di pioggia, segnalando ogni movimento sospetto. –

Alessandra Segafreddo

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