Frana di Cancia, una messa a dieci anni dalla tragedia

BORCA DI CADORE. Sarà celebrata sabato alle 17, nella chiesa parrocchiale, la messa in ricordo delle vittime della frana di Cancia, a dieci anni dalla tragedia.
Tanto è passato dalla notte fra il 18 e il 19 luglio 2009, quando, sotto la furia della frana che travolse Cancia, morirono Giovanna Belfi e Adriano Zanetti. Dieci anni nei quali amministratori e tecnici si sono dati da fare per mitigare il rischio frana, anni di riunioni, progetti e opere. «Sul versante ai piedi dell’Antelao e negli uffici», commenta il sindaco Bortolo Sala, «si è sempre lavorato. Purtroppo gli iter sono stati lunghi e abbiamo fronteggiato anche altre colate, per fortuna di minor intensità».
Nell’estate del 2015 si sono verificate due importati colate che hanno mosso 35 mila metri cubi di materiale dall’Antelao: non ci sono stati danni, perché i vasconi e i canali realizzati dopo il 2009 hanno salvato le case. Poi sono seguiti interventi di ripristino importanti. Oltre ad aver svuotato l’alveo e gli invasi, è stata consolidata la scogliera che si trova a 1. 500 metri di quota. Poi è stato fatto un grosso intervento, sia sull’alveo che sulla curva del Bus del Daiul, danneggiati nel 2015».
Nel 2013, nel villaggio di Cancia e in altri punti nevralgici di Borca sono state installate le sirene che suonano in caso di allarme: «Lungo il canalone sull’Antelao ci sono cinque stazioni di monitoraggio, la più alta a 2.250 metri e la più bassa a Cancia, sopra le prime case. Il sistema è composto anche da 40 sirene a media potenza, da due sirene ad alta potenza e da dieci semafori; c’è anche la possibilità di inviare automaticamente 3.600 sms al minuto a tutti coloro che hanno dato il numero di cellulare al Comune. In poche parole, in caso di colata, si accendono i semafori, suonano le sirene e partono gli sms agli organi di Protezione Civile, all’amministrazione comunale e agli abitanti».
È stato poi sistemato il ponte sulla Rovina di Cancia, con la creazione di argini laterali e la posa di pali. Un’opera propedeutica a quella che sarà avviata dalla Provincia ad agosto. «Abbiamo appaltato i lavori», spiega Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale alla Difesa del suolo, «che inizieranno dopo il 15 agosto».
Anche ieri e fino alle 8 di venerdì sull’area della frana di Borca vi è l’allerta rinforzata, segnalata dal Centro funzionale decentrato della protezione Civile veneta. «Le opere sono molto importanti», sottolinea Bortoluzzi, «si prevede di intervenire sulla zona del Bus del Diaul e della valle del Salvella. Verranno realizzate briglie di contenimento, allargato il canalone, creato una sistema per separare l’acqua dai massi detritici e saranno realizzati dei dissipatori di energia, per un importo di circa 4 milioni di euro. Al termine dei lavori sarà ridotto di gran lunga il rischio sull’abitato di Cancia».
Nel contempo a vegliare sui cittadini ci sono i volontari della Protezione Civile che monitorano l’alveo in caso di pioggia, segnalando ogni movimento sospetto. –
Alessandra Segafreddo
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