Frana a Pontet rischia di finire nel Cismon

La massa si è messa in movimento giovedì, chiusa la strada ciclabile invasa dal materiale che costeggia la galleria

/ sovramonte

È una frana di proporzioni preoccupanti quella che minaccia il torrente Cismon, a valle della diga di Schener. La possibilità che si stacchi dal versante retro galleria di Pontet questa massa individuata dai tecnici e non ancora quantificata dai geologi, ha imposto l’ordinanza del sindaco Federico Dalla Torre per interdire a qualsiasi tipo di traffico la sottostante strada ciclabile Tavernaz.

«Quello che preoccupa maggiormente è il fatto che il potenziale distacco di materiale che incombe vada a incunearsi nella stretta gola del Cismon, creando un tappo con conseguenze pesanti per le opere di captazione di Moline che danno acqua alla centrale di Arsiè. Senza contare che se la galleria a ridosso dovesse rimanere chiusa per motivi contingenti, sarebbe precluso il collegamento con il Primiero. Perché la ciclabile, sia pure con prudenza e a senso unico alternato, può essere percorsa anche da un’auto e diventare così una via alternativa di collegamento o fuga».

Eppure, dice il sindaco Dalla Torre, fino a giovedì il movimento franoso, individuato dai tecnici, non pareva destare grandi preoccupazioni. «Dopo il sopralluogo mi hanno richiamato per dirmi invece che non si tratta di un movimento superficiale ma profondo. Così, in attesa che arrivino i geologi per le perizie e in attesa anche di sapere cosa programmare, e temo anche con carattere d’urgenza per affrontare questa frana imponente, ho dovuto emanare l’ordinanza con interdizione assoluta al transito e alla sosta nell’intera area del Cismon, utiizzata anche dai pescasportivi».

Il sopralluogo è stato condotto dal servizio Pianificazione e tutela del paesaggio e manutenzione del territorio della Comunità di Primiero, rappresentato da Enrica Faoro, e da Otman Svaizer di Veneto Strade. Si è documentato il pericolo di frana della totalità della careggiata già interessata da smottamenti che si sono verificati anche nel corso dell’inverno 2020. A contribuire all’instabilità del luogo sono stati i tanti eventi metereologici avversi, caratterizzati da piogge e nevicate abbondanti della stagione invernale in corso.

Così si è proceduto alla chiusura totale della ciclabile di località “Cortella” fino all’intersezione con la statale 50. La zona è stata transennata in tutte le aree d’accesso che si trovano lungo la galleria. La strada ciclabile Tavernaz, ex relitto stradale di Veneto Strade in gestione al Comprensorio di Primiero, è stata realizzata attorno al 2012. «Erano gli anni del mio primo mandato da sindaco», spiega Dalla Torre. «Già allora si era posto il problema dell’instabilità del versante. Così non è bastata l’asfaltatura, ma si è dovuti intervenire anche sulla messa in sicurezza dell’area, a partire dal versante, con notevole dispendio di risorse finanziarie. Quella ciclabile ci è costata tanto. E adesso ci ritroviamo con questo potenziale pericolo che incombe». —

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