Frana a Canale d'Agordo: chiusa la strada
Falcade è rimasta isolata per alcune ore, da oggi si procede a senso unico alternato

La frana caduta tra Caviola e Canale che ha interrotto il transito alle auto
CANALE D'AGORDO.
Pioggia battente per due giorni consecutivi e il terreno inizia a franare. Ieri mattina duemila metri cubi di materiale e ghiaia sono piombati sull'ex statale 346 del Passo San Pellegrino, fra Caviola e Canale d'Agordo per un fronte di trenta metri. Erano le 9.30 e nonostante il maltempo alcuni si erano messi in macchina per raggiungere i cimiteri della zona. Per pura fortuna la frana non ha investito le autovetture. La principale via di comunicazione tra la val di Fassa e l'Agordino è rimasta chiusa fino alle 14 di ieri pomeriggio, quando Veneto Strade l'ha riaperta a senso unico alternato. La società, proprio in quella zona sta facendo lavori all'altezza dell'incrocio verso Canale. Fino ad allora il comune di Falcade, esattamente come accadde una decina di anni fa, è rimasto fuori dal mondo. O meglio raggiungibile attraverso una strada comunale stretta, tortuosa e piena di curve, come sono chiaramente le vie di montagna. La strada del Passo San Pellegrino è stata riaperta con servizio di guardiania fino alle 21 e poi chiusa fino alle 6, con la sola possibilità di transito concessa ai mezzi di soccorso. «Siamo rimasti isolati», ha raccontato il sindaco di Falcade Stefano Murer, «per alcune ore, raggiungibili solo attraverso le due strade a senso unico in andata e ritorno, che collegano Falcade a Vallada». Difficili da percorrere e soprattutto inibite al transito di veicoli pesanti, anche semplicemente camper. Da oggi e almeno per un altro paio di giorni, sulla statale si circolerà a senso unico alternato regolato da semaforo dalle 6 alle 21, poi la viabilità sarà interdetta e rimarranno accessibili solo la strada da Carfon verso Vallada per l'andata e da Vallada a forcella Lagazzon e Caviola per il ritorno. Poi per aggirare il materiale franato, in attesa che venga rimosso, verrà realizzata una via alternativa, una bretella di collegamento all'altezza della piazzola sterrata che costeggia il Biois dove in futuro l'amministrazione comunale ha intenzione di realizzare un parcheggio per le corriere e che passerà sotto l'ex strada statale, consentendo ai mezzi di circolare e a Veneto Strade la prosecuzione dei lavori di consolidamento della parete. «Saranno necessari alcuni giorni», ha detto il sindaco di Canale Rinaldo De Rocco, «perchè la società realizzi la strada di collegamento a valle dell'attuale viabilità. Da quel momento in avanti la circolazione sarà ripristinata senza problemi». Il versante interessato dal movimento franoso non è nuovo ad episodi di questo genere. Nel 2001 sempre all'altezza del bivio tra l'ex statale 346 e l'abitato di Canale d'Agordo per ben due volte nel giro di pochi mesi, una frana aveva isolato Falcade e l'allora sindaco Claudio Costa aveva caldeggiato un piano complessivo per mettere in sicurezza l'area. E tra gli abitanti di Canale c'è chi commenta: «I lavori non dovevano essere fatti proprio in quel punto. La zona è già di per sè fragile e non andava sollecitata ulteriormente». La speranza è che il by-pass venga realizzato davvero in fretta, che non ci siano ritardi e che si trovino soluzioni definitive per evitare situazioni da «Camel trophy», alle quali gli abitanti della zona sono ormai tristemente abituati.
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