Fonzaso: l'abete natalizio finisce sul municipio
Vandali armati di motosega, la pianta ha rotto una finestra dell'edificio

FONZASO. Va bene che l'Epifania tutte le feste si porta via, ma stavolta qualcuno ha esagerato nel voler archiviare il Natale 2010. Ad Arten e a Fonzaso ignoti si sono divertiti a tagliare gli alberi in piazza con risultati al limite del tragicomico. Quella che lo stesso sindaco definisce una bravata, poteva avere conseguenze peggiori. Basti pensare che il pino di Fonzaso ha rotto una finestra del municipio. Mentre l'abete di Arten ha barcollato per tutto il giorno, a Fonzaso si è accasciato sulla parete del municipio, rompendo i vetri di una finestra. Ci sarebbe quasi da sorridere se non fosse che i due atti vandalici hanno rischiato di provocare danni ben maggiori. Entrambi i pini avevano un'altezza media di sette-otto metri ed entrambi erano su luogo pubblico a fianco di strade frequentatissime, sia da pedoni che da auto. Il primo atto vandalico - secondo una prima ricostruzione - è da collocare nella notte tra giovedì e venerdì, quando ignoti sono entrati in azione ad Arten. L'albero è in piazza vicino alla banca, bello, colorato e luccicante. Anziché ammirarlo, qualcuno preferisce estrarre la motosega e tagliarlo alla base. Ad accorgersi che l'albero ha qualche problema di equilibrio, sono alcuni passanti. L'allarme scatta però solo alle sei di venerdì pomeriggio, quando la curvatura sta diventando troppo sospetta. Di certo, nessuno fino a quel momento immaginava che l'albero fosse stato tagliato nottetempo da alcuni "nemici del Natale". «Sono stato contattato alle sei e mezza e ho subito fatto rientrare gli operai. C'era una situazione di evidente pericolo», racconta il sindaco di Fonzaso, Gianluigi Furlin. Il primo cittadino ancora non sa che un copione analogo si ripeterà di lì a poche ore nel cuore del capoluogo. Vittima designata: l'albero di Natale in piazza. «So solo che i carabinieri mi hanno chiamato all'una e mezza di notte, dicendomi che l'albero era caduto sul municipio», continua il sindaco. Complici le prime luci dell'alba, lo spettacolo è impietoso. L'albero è accasciato sulla bandiera esposta sul poggiolo della casa comunale. L'asta, ripiegata, è finita a sua volta contro il vetro dell'atrio al primo piano, frantumandolo. Furlin, accorso sul posto, fa denuncia: «Capisco le bravate, ma qui si è andati oltre. Ci sono stati danni a cose pubbliche, le luminarie sono da buttare e gli operai comunali sono stati costretti agli straordinari». I vandali avrebbero usato una motosega. «Lo si vede dal taglio. Non è quello di un'accetta o di una sega», afferma Furlin. Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? «Parlando con un abitante di Arten, questi mi ha detto che ha sentito i cani abbaiare». Starà quindi ai carabinieri ricostruire la dinamica. Intanto a correre ai ripari, ieri mattina, è stato lo stesso Furlin: mentre l'operaio comunale era alle prese con la rimozione dell'albero, il sindaco è salito sull'apecar per spargere il sale. «Siamo rimasti solo con tre operai e così nelle emergenze bisogna arrangiarsi», afferma il primo cittadino di Fonzaso. Vista la bravata, Furlin ha perso tutto il suo spirito natalizio: «Sono amareggiato. Vorrà dire che il prossimo anno il comune non farà più nessun albero di Natale».
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