Fondazione Val di Seren, Martire alla guida

L’ex assessore di Belluno sarà affiancata da Angelo Paganin come vice. Oskar Unterfrauner sarà presidente onorario



SEREN DEL GRAPPA

Tiziana Martire è la nuova presidente della Fondazione Val di Seren Onlus.

L’ex assessore al bilancio del Comune di Belluno subentra all’uscente Oskar Unterfrauner, il quale conserverà la carica di presidente onorario, con la funzione di “custode” in memoria del lavoro svolto fin dal 2013, anno di nascita del sodalizio.

Saluta anche il suo vice Andrea Bona, che rimarrà comunque nel consiglio di amministrazione come referente per le varie associazioni.

Del nuovo cda entrerà invece a far parte Angelo Paganin, nel ruolo di vice presidente, affiancato da Eliana Pasotti e Vittorio Tison nei ruoli di revisori dei conti.

Le nomine sono state formalizzate ieri a Col dei Bof, sede della Fondazione, in presenza di tutti i soci, radunati in semicerchio di fronte a Unterfrauner.

Sullo sfondo il vigneto resistente sperimentale, teatro della prima vendemmia datata 2017, che aveva dato i suoi frutti in seguito ad un lungo ed elaborato studio.

È stato lo stesso Unterfrauner a rompere il ghiaccio, ringraziando tutti i presenti ed in primis il sindaco Dario Scopel per averlo seguito e aver creduto assieme a lui in un progetto di più ampio respiro, che si poneva come obbiettivo, alla pari dell’amministrazione comunale, la riscoperta e la valorizzazione dell’intera area. Una finalità che proseguirà anche nei prossimi anni.

La continuità con il passato è stato infatti il concetto che Angelo Paganin ha ricalcato nel proprio intervento. «Proseguiremo quanto fatto fino ad ora da Oskar», ha detto il neo vice presidente, «cercando nel contempo di guardare oltre le nostre valli, rafforzando quindi il legame che già possediamo con Bolzano, Belluno e Trento, nell’ottica di completare un cammino intrapreso insieme e nel quale vogliamo ancora credere».

Da tale legame potrebbe nascere un piano di sviluppo che ingloberebbe in qualche modo proprio Col dei Bof: tutto è però in divenire, anche alcune idee sono già nell’aria. Tra queste lo studio sulla fauna selvatica della zona, senza tralasciarne l’evoluzione storica.

«Confidiamo di realizzare un progetto che ci consenta di proseguire nel recupero di Col dei Bof», è intervenuta Tiziana Martire, «e del territorio cicostante, approfondendoli. Ho sempre creduto nel progetto iniziato anni or sono da Unterfrauner affinché questa zona collinare non venisse dimenticata. In particolare mi piace l’idea di rimettere acqua e nuovo sostentamento alle nostre radici».

A fare da base per il citato studio della funa selvatica ci sono già Villa Zuppani e l’azienda agricola di Villiago: Martire è presidente della cooperativa Cantiere della Provvidenza, che già usufruisce di questi spazi per studi sull’ambiente.

La consegna finali della chiavi, che hanno sancito il passaggio di consegne, è stata infine preceduta dall’intervento del sindaco Dario Scopel: «Grazie a Oskar e a tutti i volontari della Fondazione che in questi anni hanno dato una mano per la valorizzazione dell’area di Col dei Bof. Se prendessimo una foto di dieci anni fa e la confrontassimo con una di oggi, ci renderemmo conto dell’enorme lavoro compiuto da Unterfrauner, che ha fatto più di quanto non dica».

«Non è da tutti possedere un gioiello naturalistico come Col dei Bof», ha sottolineato Federica Maino dell’Eurac di Bolzano, «per il quale avevamo già organizzato in passato riunioni con la comunità di Seren, per deciderne il futuro. L'area rimane comunque una risorsa importante per la quale vale la pena di investire risorse».

Il turismo intanto di sicuro crescerà: hanno infatti trovato conferme le voci che davano come imminente la riapertura del bar a Pian de la Cesa. Il locale aprirà a breve. Dalla zona è inoltre possibile effettuare camminate nei sentieri naturalistici che si snodano sulle montagne circostanti. —





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