Follador, insorgono i sindacati: «Incertezza e disorganizzazione»
Flc Cgil, Cisl Fsur e Snals Confsal puntano il dito sulla dirigenza dell’istituto scolastico di Agordo e Falcade

Caos all'istituto Follador-De Rossi: i sindacati denunciano la paralisi gestionale della dirigenza. Con una presa di posizione congiunta firmata da Alessia Cerentin (Flc Cgil), Mariagiovanna Gaetano (Cisl Fsur) e Danila Tirabeni (Snals Confsal), le sigle sindacali contestano mancata programmazione, violazioni contrattuali e un muro contro il dialogo che mettono a rischio l'anno scolastico.
«A più di un mese dall'inizio delle lezioni, regnano ancora incertezza e disorganizzazione, con un impatto negativo sulla vita lavorativa del personale e sulla stabilità didattica per gli studenti e le loro famiglie», scrivono i sindacati. «Il problema più eclatante riguarda la gestione dell'orario scolastico. Si sono verificati e si stanno verificando tuttora, continui cambiamenti dell’orario scolastico, spesso comunicati con scarso o nullo preavviso. Tali modifiche hanno comportato, e stanno comportando, notevoli disagi organizzativi per le famiglie, il personale scolastico e gli studenti, rendendo difficile la regolare pianificazione delle attività didattiche e personali. Le criticità si estendono a numerose violazioni delle norme. Si va dalle cattedre assegnate solo la mattina dell'8 settembre, lo stesso giorno di riunioni cruciali, al Piano annuale delle attività non ancora deliberato. Il Collegio dei docenti viene convocato senza un ordine del giorno, i verbali di sedute precedenti non sono mai stati condivisi e si assiste all'aggiunta di punti da deliberare in corso di seduta, pratica in palese contrasto con le norme contrattuali. In diverse comunicazioni ufficiali, inoltre, la dirigenza adduce a norme non corrette e fa riferimento a Contratti collettivi nazionali inesistenti, dimostrando una preoccupante approssimazione amministrativa».
«A questo si aggiungono decisioni unilaterali», scrivono ancora le tre sigle sindacali, «come l'introduzione di lezioni da 60 minuti senza la necessaria delibera del Consiglio di istituto, ignorando le esigenze di trasporto degli studenti per cui molti istituti della provincia adottano unità da 50 minuti. La situazione è ulteriormente aggravata da una grave carenza di personale presso il convitto di Falcade, dove mancano quattro educatori che, nei turni notturni, vengono sostituiti dai collaboratori scolastici, anch’essi peraltro diminuiti di 4 unità rispetto allo scorso anno scolastico».
Le organizzazioni sindacali denunciano infine «la totale indisponibilità al dialogo da parte della dirigenza. Durante l'incontro del 29 settembre, di fronte a legittime richieste di fornire i dati dell’informativa sindacale, la dirigente ha abbandonato il tavolo, interrompendo di fatto il confronto sindacale. Questo atteggiamento di chiusura non è nuovo: già lo scorso anno scolastico la contrattazione d'istituto, pur avviata correttamente, è stata trascinata per mesi senza che venisse rivista la parte normativa del contratto, fino alla firma di un atto unilaterale a luglio che ha completamente ignorato le volontà espresse dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali, con determina dirigenziale per la parte economica e nessuna revisione della parte normativa, risalente al 2022. Le organizzazioni sindacali esprimono profonda preoccupazione per la situazione di paralisi gestionale che sta interessando l’Istituto, nonché per le gravi difficoltà di comunicazione con la Dirigente scolastica».
«Tale situazione», scrivono i sindacati, «sta compromettendo il regolare svolgimento delle attività scolastiche e generando un clima di tensione e sfiducia diffuso tra il personale. Si segnala, inoltre, che il benessere lavorativo dei dipendenti risulta fortemente compromesso a causa dell’atteggiamento della dirigente, determinando un crescente malessere diffuso che non può più essere ignorato. Si ritiene pertanto indispensabile un intervento immediato da parte delle autorità competenti al fine di ripristinare il dialogo, la legalità, la trasparenza e un clima di serenità, elementi imprescindibili per garantire il diritto allo studio degli studenti e la dignità del lavoro di tutto il personale scolastico».
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