Finiti i soldi della fusione: a Longarone arriva la sosta a pagamento

Finiscono i soldi della fusione con Castellavazzo, arrivano i parcheggi a pagamento. Non ci sono mai stati a Longarone, dove si parcheggia liberamente o al massimo usando il disco orario, ma l’amministrazione ci sta pensando.
Se ne parlerà lunedì in consiglio comunale, quando sarà in discussione il bilancio di previsione 2023. Una decisione importante che dovrà prendere l’amministrazione comunale, anche per esigenze di cassa data la fine dei contributi post fusione, è appunto quella dei parcheggi pubblici a pagamento.
Si sta studiano di attuarli con una fase sperimentale mettendo per primi a pagamento gli stalli della Fiera, seguendo l’esempio di tante realtà commerciali simili in altri comuni, per poi passare a rendere a pagamento anche quelli del centro di Longarone, che sono sempre presi d’assalto dai residenti e dai turisti.
Il 2023 sarà comunque anche un anno di importanti lavori pubblici che riguarderanno il centro di Longarone ma anche l’edilizia scolastica e le frazioni. È in approvazione lunedì, infatti, un ricco piano di interventi su diversi fronti che sta impegnando in particolare l’assessore delegato Livio Sacchet che sta lavorando in sinergia sia con gli uffici comunali ma anche di sponda con l’ufficio tecnico dell’Unione montana.
I due cantieri più significativi che riguardano il centro sono legati anche all’ambito del progetto di rigenerazione urbana e toccano l’edificio ex Poste e piazza 9 Ottobre. Entro quest’anno infatti partiranno i cantieri per demolire il primo e trasformare l’area in un punto di accoglienza turistica. La piazza invece avrà la tanto auspicata manutenzione.
Nelle frazioni invece, solo per citare alcuni interventi, andranno avanti le varie manutenzioni delle strade silvo-pastorali nella valle del Grisol e dintorni e anche verso Muda Maè oltre che i nuovi parcheggi a servizio di Castellavazzo e Podenzoi con l’iter iniziato da ormai diversi anni. Ci sarà anche la creazione di una nuova area di sosta lungo la ciclabile in zona Malcolm.
C’è poi il capitolo legato alla creazione del nuovo polo scolastico al posto delle attuali medie e accorperà anche le elementari del capoluogo. Il progetto ha ottenuto un finanziamento Pnrr di circa 7,5 milioni. In questi giorni si è svolto un appalto a livello nazionale e la fase iniziale dovrà iniziare necessariamente entro l’anno con i lavori che partiranno dal 2024. Legato a questo, come ha riferito l’assessore all’urbanistica Elena De Bona che ha seguito le varie fasi dell’iter, a giorni intanto si attende da parte della Sovrintendenza nazionale la conferma del vincolo per la salvaguardia delle attuali scuole elementari Bambini del Vajont.
L’esito delle procedura sembra comunque abbastanza scontato con la struttura, dal forte valore architettonico e anche simbolico, che sarà salvata dalla prevista demolizione.Enrico De Col
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