Film sulla Grande guerra un’occasione per il turismo

PIEVE DI CADORE. Passi avanti per la realizzazione del film di Vecchiato sulla Grande Guerra. Una pellicola che presenta il conflitto dal lato femminile e allo stesso tempo esalta la bellezza delle...

PIEVE DI CADORE. Passi avanti per la realizzazione del film di Vecchiato sulla Grande Guerra. Una pellicola che presenta il conflitto dal lato femminile e allo stesso tempo esalta la bellezza delle montagne dolomitiche e la cultura ladina, creando presupposti di grande valore turistico. La scorsa settimana si sono incontrati i rappresentanti di Provincia, Magnifica Comunità, Comune di Pieve, cooperativa “Lassù”, Consorzio Dolomiti, Fondazione Centro Studi Tiziano e Film Commission Sicilia, i soggetti che hanno dato vita alla Film Commission Belluno Dolomiti, sodalizio necessario per produrre il film.

«L'incontro è stato un’opportunità per unire verso un unico obiettivo differenti realtà istituzionali e produttive, studiosi, operatori turistici, pubblico e privato», ha spiegato il regista Vecchiato. «Produrre un'opera cinematografica che parla del vissuto umano del territorio dolomitico è un’operazione che va ben oltre la realizzazione di un film: coinvolge direttamente le persone e le loro singole storie. Il film “A presto amore mio” è andato a toccare l'anima delle genti delle Dolomiti, risvegliando il desiderio di condividere e comunicare il proprio modo di essere, la propria identità. Attraverso un'opera creativa il progetto cinematografico è riuscito ad avvicinare tra loro ragazzi, adulti, uomini e donne senza distinzione di età o provenienza».

La conferenza – evento, organizzata dalla Magnifica Comunità e dalla cooperativa “Lassù” di Comelico Superiore, è stata aperta da Stefano Perale, coordinatore della Film Commission Belluno Dolomiti: «La nascita della Commission», ha spiegato, «colma il vuoto che esisteva nell’organizzazione del cineturismo a livello regionale, dove tutte le province venete erano già rappresentate. Si tratta del passo indispensabile per valorizzare e favorire le peculiarità che il territorio dolomitico possiede, ma che in questo momento non riesce ad esprimere. Con la Film Commission, molte di queste caratteristiche potranno essere messe a frutto grazie alle location dei film che l’organizzazione sarà in grado di offrire alle case di produzione e ai registi, valorizzando nello stesso tempo la laboriosità dell’artigianato dolomitico».

Durante l’evento Annamaria Canepa, attrice di Perarolo, ha letto alcuni testi della sceneggiatura. «La valorizzazione del territorio fa parte del nostro statuto», ha concluso Daniela Zambelli, presidente della cooperativa “Lassù”. «Da qui la volontà di lavorare insieme, tenendo presenti anche le peculiarità degli ultimi ritrovamenti archeologici e la valorizzazione dei reperti della Grande Guerra, che possono essere parti integranti delle produzioni cinematografiche». (v.d.)

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