Fiamme nella mansarda Tre appartamenti inagibili

Falcade. Furioso incendio nella notte in Corso Roma provocato da un caminetto L’allarme scatta alle 0.48 e 30 pompieri con 15 mezzi lavorano fino al mattino
Di Gigi Sosso

FALCADE. Fuliggine nera spalmata sui terrazzi. Cinque materassi distesi sul prato, dopo una notte senza sonno. Negli occhi dei turisti di Falcade, le fiamme che hanno completamente devastato un appartamento, danneggiando seriamente i due vicini. Tutti e tre dichiarati inagibili. Non ci sono feriti, ma un grande spavento e l’amarezza per un conto che sarà sanguinoso. Un furioso incendio si è scatenato l’altra notte da una delle mansarde di un caseggiato al numero 120 del centralissimo Corso Roma. Un complesso che si chiama Casa Stella, accanto alla pasticceria La Perla, che ospita seconde case. Non era ancora l’una, quando il crepitio del fuoco e un fumo denso hanno svegliato prima una famiglia arrivata in vacanza dalla pianura veneta e poi tutto il vicinato.

L’allarme è scattato alle 0.48 al numero 115 del Comando provinciale dei Vigili del fuoco e i pompieri sono arrivati in forze: 30 uomini, a bordo di 15 mezzi. Al lavoro i permanenti di Agordo e Belluno e i volontari di Caprile, Selva di Cadore, Gosaldo e di nuovo Agordo.

Le autobotti necessarie e l’autoscala indispensabile a raggiungere il sottotetto, dove si sono sofferti i danni maggiori. Con il caseggiato in muratura e legno illuminato a giorno dai riflettori, le operazioni di spegnimento dell’incendio sono durate almeno fino alle 8 del mattino, ma gli ultimi equipaggi hanno lasciato Corso Roma alle 11.30, quando il parcheggio è stato lasciato alle macchine dei carabinieri e della polizia locale. La luce di una bellissima giornata di sole, all’ombra del Gruppo del Focobon non ha messo in evidenza tutte le conseguenze provocate dal fuoco.

Nelle mansarde coinvolte, c’è chi cerca di salvare quello che può: c’è una coperta sopra una parabola satellitare e nel giardino pezzi di legno incenerito e una grande quantità di fuliggine. Una parte si è avvinghiata alle terrazze dei piani inferiori, come fosse marmellata. C’è anche il peluche di un leone, che non può raccontare il panico che si è provato, ma in una giornata come tutte le altre sarebbe in braccio al suo piccolo proprietario e non lì tutto solo.

Le indagini dei vigili non sono ancora state completate, ma tutto porta al caminetto dell’appartamento, in cui sono nate le fiamme. La famiglia di turisti deve averci cucinato la cena, senza però spegnere del tutto le braci. Il fuoco è divampato improvvisamente, trovando ulteriore forza nel legno degli ambienti e mangiandosi tutti i locali. Poi si è propagato agli alloggi vicini, provocando danni molto ingenti. Una stima precisa non è ancora stata fatta, ma l’impressione è che il tetto sia completamente da ricostruire, considerate le lamiere a vista, per non parlare degli arredi.

Ieri mattina l’amministratore di Agordo ha chiamato tutti gli altri condomini, nelle province di Treviso, Venezia e Padova e qualcuno è salito a Falcade, per rendersi conto di quello che era successo, nel corso di una notte crudele. Gli altri alloggi si sono salvati e ci penserà anche l’assicurazione, ma le vacanze estive sono irrimediabilmente rovinate.

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