Fiabane e Merlin candidati al CdA della Banca Prealpi
BELLUNO. Conto davvero in banca. Un bellunese si candida per il consiglio d’amministrazione della Bcc Prealpi, la banca di credito cooperativo: è il commercialista Giacomo Fiabane. Un altro è pronto a correre per il ruolo di revisore: Matteo Merlin. Non c’è stata una campagna elettorale, ma come per un partito politico ci voglio le firme con la penna biro. Trenta per la precisione, da piazzare nella sede dell’istituto di Tarzo, entro giovedì e presentandosi di persona. Il motivo di queste due candidature? «Ci sono 600 soci bellunesi, su un totale di 6.500», snocciola il primo sostenitore delle due cadidature Giorgio Azzalini, «naturale che si voglia contare qualcosa o addirittura si aspiri a entrare nel consiglio d’amministrazione. Siamo un gruppo di uomini e donne della provincia, che si conoscono e hanno buoni rapporti tra loro: serviva un nome e l’abbiamo individuato in Fiabane».
Ci sono dei requisiti minimi per presentare la propria proprosta e Fiabane corrisponde alla descrizione: «Occorre essere soci da almeno tre anni ed essere in possesso di una cultura sia di carattere economico che sociale», riprende Azzalini, «Fiabane si occupa di aspetti economici, ma sono solo: è parecchio conosciuto e apprezzato nel mondo dello sport e del sociale, anche per essere stato allenatore e dirigente della Canottieri calcio a cinque. Questo è un tentativo di dare gambe al nostro territorio, cercando d’inserire delle persone nei punti di comando di un settore come quello delle banche locali, che serve e servirà ancora di più a evitare il tracollo produttivo della nostra provincia. Non possiamo più continuare a vivere, grazie a quelli che definisco “uomini in fuga”, come Del Vecchio o De Rigo”, mettiamocelo in testa».
In passato, c’era stato un tentativo di fondare una banca tutta bellunese, adesso il tentativo d’inserire dei bellunesi in una trevigiana: «Ci avevamo provato, ma senza riuscirci, malgrado tutto l’impegno. Ci volevano 5 milioni di euro e non ce l’abbiamo fatta, perché agli industriali l’operazione non interessava. Meglio: erano convinti che non servisse. I soldi ci sono in provincia, ma purtroppo c’è anche una bassa partecipazione, specialmente in certe iniziative».
Fiabane ha quattro o cinque posti in macchina, per arrivare fino a Tarzo, sopra Vittorio Veneto: «Abbiamo l’ambizione di essere rappresentati ai più alti livelli all’interno della banca e siamo pronti. Personalmente ho garantito tutto il mio impegno, per cercare di far contare di più la nostra provincia. Peraltro non ci sono soltanto io, ma anche Matteo Merlin, che vedo bene nel ruolo di revisore. Quello che bisogna fare è ufficializzare la nosta intenzione. Servono queste firme oggi tra le 11.30 e le 13.30, domani tra le 16 e le 18 e giovedì tra le 15 e le 18. Non abbiamo molto tempo a disposizione, ma possiamo farcela lo stesso». (g.s.)
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