Festa Scout in Duomo per il «Thinking day»
Alle 14 la messa col vescovo Andrich, poi un grande cerchio all'aperto

Un gruppo di scout della provincia di Belluno
BELLUNO.
Una giornata di festa per lo scoutismo cattolico bellunese, che si incontra in Cattedrale per il «Thinking day». Oggi tutti gli scout del mondo celebrano la loro "Giornata del ricordo" o "Giornata del pensiero". Le tre associazioni scout presenti sul territorio della diocesi di Belluno-Feltre, l'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), la Fse (Federazione dello scoutismo europeo) e il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) si incontreranno in piazza Duomo alle 13.30, dopo che, divisi nei vari gruppi di Agordo, Belluno, Mussoi), Feltre, Longarone, Mel, Polpet, Sedico, Sospirolo e anche Follina, Merano, Pergine e Trento, avranno preso parte ad uscite e attività formative nello stile scout. Oggi è la giornata clou dei festeggiamenti, Aldo De Menech, commissario del distretto Belluno - Trentino Alto Adige della Fse, e Antonia Capraro con Daniele Casanova, responsabili della zona di Belluno dell'Agesci, rifletteranno con tutti i presenti sul tema della giornata: «Sulla sua traccia», dove nel "sua" sono racchiusi sia Gesù Cristo, di cui tutti gli scout si sentono discepoli, sia Baden Powell, sia don Francesco Cassol, assistente ecclesiastico dell'Agesci e degli scout d'Europa, nella memoria del quale si tiene la Giornata del ricordo. Alle 14 monsignor Giuseppe Andrich celebrerà in Cattedrale la messa, cui seguirà, in piazza Duomo, un "cerchio" di tutti i presenti. I "lupetti" dell'Agesci presenteranno un canto, un altro sarà lanciato dalle "coccinelle" del gruppo di Polpet, ma anche il gruppo di Follina e i "rover" dell'Agesci contribuiranno con canti e danze. La «Giornata del pensiero» è per gli scout anche occasione di pensare al Sud del mondo: verrà infatti raccolto un penny (due euro per ogni partecipante) per la missione in Togo di suor Gabriella Maranza, delle Piccole suore della sacra Famiglia. Qui sta aprendo la Casa di formazione per giovani togolesi che desiderano entrare in convento, un progetto cui don Francesco Cassol era molto legato. Don Cassol, nel corso della sua vita missionaria, aveva trascorso anche diversi giorni a Lomè, sede della missione, per predicarvi gli Esercizi spirituali.
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