Festa per Don Lorenzo Dell'Andrea
Commosso per l'affetto dei suoi concittadini, il parrocco ha donato un assegno per iniziare il progetto di restauro della chiesa del paese

Don Lorenzo Dell’Andrea
SELVA DI CADORE
. Correva l'anno 1930 quando nel villaggio di Somaselva (oggi l'Andria) nasceva Don Lorenzo Dell'Andrea. Ottant'anni dopo, il paese ha voluto rendere omaggio a Don Lorenzo festeggiandolo nel giorno del suo ottantesimo compleanno, lo scorso 15 dicembre. Per l'occasione, il comune, l'Union dei Ladign di Selva e la Fabrizeria De San Svaldo, hanno voluto dire un «grazie» ufficiale anche a tutti coloro che ogni anno lavorano per la sagra di Sant'Osvaldo a l'Andria, organizzando un pranzo con tutti i volontari al Giglio Rosso di Pescul. «Sono tanti anni che facciamo questa sagra», ha spiegato Guido Nicolai, «abbiamo voluto ringraziare tutti quelli che hanno sempre dato una mano nonché fare gli auguri al "nostro" don Lorenzo che per il paese di Selva ha fatto davvero tanto e continua a fare tanto». Così mercoledì mattina si sono aperti i festeggiamenti con la santa messa nella chiesa di "San Laurenz" a Selva, celebrata dallo stesso Don Lorenzo Dell'Andrea accompagnato da Don Sergio Pellizzari. «Quando mi hanno detto che sarebbe stata celebrata una messa per il mio compleanno sono rimasto molto sorpreso, sono commosso e riconoscente. Normalmente cominciamo la messa con la confessione dei peccati ma oggi vorrei iniziarla ricordando il battesimo: io sono venuto in questa chiesa tre giorni dopo essere nato. Mi battezzò Don Luigi Gnec». «Oggi Selva conta circa 500 residenti», ha proseguito, «mi sono chiesto come fare per manifestare ad ognuno di loro la mia riconoscenza. Don Sergio mi aveva parlato di ristrutturare il tetto, le finestre e il riscaldamento della chiesa. La chiesa è di tutti voi, così ho deciso di dimostrarvi la mia riconoscenza con la donazione di un assegno per cominciare a sostenere un fondo per il progetto». Prima del pranzo, Guido Nicolai e Aristide Bonifacio hanno raccontato la storia di Don Lorenzo, ricordando la sua prima messa a Selva, nel 1954, la sua esperienza di insegnante, di direttore dell'Amico del Popolo e di Telebelluno. E' stato ricordato anche il suo contributo per risistemare la chiesa di Sant'Osvaldo, l'organo di Selva e la chiesa di Santa Fosca nonché la sua iniziativa di fondare l'Union dei Ladign de Selva. «Don Lorenzo ha le ali», ha detto poi il sindaco di Selva Ivano Dall'Acqua, «le ali gli hanno permesso di andare lontano a studiare ma di tornare indietro velocemente. Una volta mi disse che "Selva è il centro del mondo": io credo che accanto ai nome dei personaggi illustri che abbiamo avuto a Selva, come Don Natale Talamini, vada affiancato quello di Don Lorenzo». A conclusione del pranzo, anche i bambini del Mini Folk hanno voluto rendere omaggio a Don Lorenzo.
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