Festa dei nonni: a Mel i nipotini cantano per loro
MEL. Dopo il successo dello scorso anno, si è svolta sotto il capannone della Pro Loco zumellese di Mel la “Festa dei nonni”, alla presenza dei bambini della scuola dell’infanzia di Carve.
Oltre 300 persone, tra nonni e nipoti, si sono trovati per passare qualche ora insieme allietata da canti e poesie e per assaporare le caldarroste preparate dagli immancabili alpini in congedo.
L’amministrazione comunale ha fatto la sua parte fornendo il servizio di trasporto gratuito ai bambini mentre la casa di riposo ha messo a disposizione l’impianto di amplificazione.
Un evento che vede riunite due generazioni con l’impellente esigenza di trovarsi, di dialogare e di condividere esperienze. I piccoli per crescere, sostenuti da un affetto che non trova eguali, i nonni per rivivere trasmettendo proprio ai nipoti, oltre all’amore, anche la saggezza acquisita nel corso di una vita.
Dopo un breve saluto del dirigente scolastico Giuseppe Sommacal, i bambini hanno proposto brani scelti della tradizione popolare, in modo da coinvolgere anche i nonni. Con uno slancio particolarmente vivace i bambini hanno poi interpretato “Me compare Giacometo” e “Sul Cappello”, canto, quest’ultimo, che sta a sottolineare l’importanza degli alpini, corpo ancora molto presente, con i suoi volontari, a sostegno di importanti iniziative come quella svoltasi a Mel.
Anche alcuni nonni, infatti, fanno parte del gruppo Ana che, come vuole le tradizione, ha preparato castagne arroste per tutti. Prima di congedarsi i nonni non hanno risparmiato i complimenti per l’evento che, seppure molto semplice, è sempre molto sentito e apprezzatotanto. «Un ringraziamento speciale», spiegano gli organizzatori, «va a tutti quei genitori che sono sempre molto attivi nell’organizzazione di queste iniziative come è stato per la gestione del cortile della scuola, nell’ambito della manifestazione “Mele a Mel”. Grazie anche all’amministrazione comunale che ha messo a disposizione dei partecipanti il trasporto gratuito, con più di novanta bambini, per questo splendido incontro». (va.da.)
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