Feltre si mobilita in aiuto delle famiglie di Maria e Fabio
Oggi aperitivo solidale al Crash, sabato cena al Postaz Nel pomeriggio Jamila Baroni riabbraccerà il figlio

FELTRE. A Feltre e dintorni va avanti la mobilitazione di parenti e amici di Maria Rocco e Fabio Vettorel: dalla petizione cartacea, che ha permesso di raccogliere più di 600 firme in due giorni alla pagina Facebook “Maria e Fabio liberi subito”, a due iniziative per raccogliere fondi a sostegno delle spese legali delle rispettive famiglie: aperitivo solidale stasera alle 18 all’osteria Crash e cena sabato alle 20. 30 al Postaz.
Intanto i tempi della giustizia tedesca si allungano per entrambi i feltrini in carcere ad Amburgo. Dopo il primo incontro con il giudice per tentare il ritiro della misura di custodia cautelare, ancora non si conosce la data della prossima udienza di Maria Rocco, unica donna italiana a essere ancora in prigione dopo il caos del G20. Fabio Vettorel invece, trovandosi in un istituto minorile per l’età inferiore ai 21 anni, non si presenterà di fronte al giudice, ma lascerà agire l’avvocatessa tedesca, che la famiglia ha scelto come unica legale incaricata delle pratiche. «Sa parlare l’italiano e ci ha dato motivo per fidarci del suo operato», afferma la madre Jamila Baroni, partita per Amburgo due giorni fa. «Si è dimostrata molto determinata a voler risolvere la situazione in ogni modo».
Sono state già visionate le prime foto e i video della mattinata di scontri (venerdì 7 luglio), ma ancora non sono emerse prove a carico dei due giovani. Un punto a sfavore della misura di detenzione preventiva, imposta a entrambi i feltrini per evitare che possano tornare a casa.
Oggi Baroni ha appuntamento dalle 14 alle 15 per abbracciare e parlare con il figlio: un’ora per sapere come sta, capire cosa è successo e confortarlo su quel che accadrà, invitandolo a essere forte e a portare pazienza. Ha dovuto chiedere per lui una settimana di permesso dal lavoro, ma se le cose andranno avanti a rilento, il rischio per lui sarà di perdere il posto. Un altro elemento da inserire in un’eventuale richiesta di risarcimento allo Stato tedesco.
Maria, invece, dovrebbe aver incontrato la madre ieri, dopo averla vista soltanto di sfuggita mentre veniva condotta in udienza venerdì. Per lei sono stati incaricati lo studio Prade di Belluno e lo Schittar di Mestre, che lavoreranno in tandem per cercare di togliere la giovane feltrina almeno dalla detenzione.
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