Feltre, mille volontari per l’esercitazione di protezione civile

La soddisfazione del responsabile Giorgio Bottegal. Le squadre arrivate da fuori hanno lavorato fianco a fianco con gli alpini locali
Roberto Curto

Missione compiuta. Facce stanche e volti sorridenti in caserma Zannettelli dove nel pomeriggio hanno cominciato a rientrare gli oltre mille volontari di Feltria 2022, l’esercitazione triveneta di Protezione civile che ha coinvolto tutti i comuni dell’Unione montana feltrina. Argini e alvei dei torrenti ripuliti, ma anche muretti a secco e in qualche caso qualche manutenzione meno appariscente ma altrettanto preziosa con la staccionata di un parco giochi. Era lungo l’elenco compilato dai Comuni, ma le penne nere l’hanno spuntato tutto. Sono stati 1.300 gli uomini e le donne complessivamente impegnati, tenuto conto che alle 1.013 penne nere vanno aggiunti i carabinieri, i volontari occasionali e chi ha dato una mano a preparare il pranzo nelle sedi dei vari gruppi.

Una grande soddisfazione per la sezione Ana di Feltre per la quale questa tre giorni rappresenta anche uno dei tasselli per festeggiare i cento anni della sezione. Il presidente Stefano Mariech appare già più rilassato mentre il responsabile della Protezione civile, Giorgio Bottegal è impegnato nel debriefing dove si tirano le somme di come sono andate le cose. L’applauso finale conferma che tutto è andato bene: «Un successo nei numeri e nelle opere svolte sul territorio», commenta lapidario Bottegal.

La giornata di sole con temperature anche superiori alle attese ha favorito il lavoro delle squadre. Unico neo, il malore che ha colpito uno dei volontari impegnati nel cantiere di Santa Giustina, prontamente soccorso sul posto e poi trasportato per accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale di Feltre. Nulla di grave.

Anche le squadre provenienti da tutto il Veneto, dal Friuli e da Bolzano hanno superato a pieni voti con le squadre chiamate da fuori a lavorare gomito a gomito con i gruppi locali che poi hanno ospitato i colleghi anche per il pranzo. Grande collaborazione tra le tute gialle, con il supporto dei Comuni e dei privati che hanno messo a disposizione trattori ed escavatori per agevolare il lavoro. Come a Tomo, ad esempio dove la sezione di Valdagno era impegnata nella pulizia di un tratto del torrente Aurich, che in caso di esondazione scarica a valle l’acqua che invade l’abitato di Villaga. Qui oltre ai volontari di Valdagno e Feltre c’era anche un mezzo messo a disposizione da Marco Eremitaggio. Uno dei tanti che hanno risposto all’appello delle penne nere.

Non sono mancati cantieri che si sono dimostrati più impegnativi di altri, come a Foen, dove la vegetazione ancora eredità della tempesta Vaia ha messo a dura prova le squadre al lavoro, oppure ad Alanao di Piave dove era prevista la sistemazione di alcuni muretti a secco.

Protagoniste anche le unità cinofile. In biblioteca e nel Museo civico in centro storico a Feltre sono state organizzate due ricerche di dispersi con l’ausilio dei cani. Nel Museo civico, in particolare, è stata sguinzagliata Shruti, pastore tedesco grigione femmina di sei anni. A fare la parte della dispersa l’assessore Tiziana Penco. Una ricerca minuziosa in tutte le sale e le stanze del museo fino al ritrovamento.

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