Feltre: La Cmf salva il personale e i servizi

Per la biblioteca (e l'impiegata) si studia un accorpamento con il Comune
A destra il sit-in di ieri pomeriggio per salvare i libri della Cmf e contro l’ipotesi di licenziamenti Sotto l’ingresso della biblioteca le porte saranno chiuse dal 2011
A destra il sit-in di ieri pomeriggio per salvare i libri della Cmf e contro l’ipotesi di licenziamenti Sotto l’ingresso della biblioteca le porte saranno chiuse dal 2011
FELTRE.
Salvo il personale della Cmf che manterrà i servizi associati, l'unico destino ancora in sospeso è quello della biblioteca. Al sit in di protesta di oltre trenta persone fuori dall'ente è seguita un'accesa conferenza dei sindaci: Feltre ha dieci giorni per decidere se accorpare i libri.  Sotto la scure dei tagli decisi dallo Stato finiscono l'informaimmigrati gestito dalla Caritas, i premi per le borse di studio e i contributi alle varie manifestazioni sparse sul territorio, impossibili da confermare senza i finanziamenti da Roma. È questa la sentenza emersa ieri pomeriggio in conferenza dei sindaci. La Cmf sopravviverà grazie ai 136 mila euro promessi dalla Regione e mette al riparo dalla soppressione i servizi associati. Dallo sportello dell'Enel a quelli del Bim, della Tarsu, del metano passando attraverso le altre attività radicate in via Rizzarda, i dipendenti resteranno in servizio. Con una sola, preoccupante eccezione: il settore cultura non rientra nelle mansioni attribuite alle comunità montane dalla legge di riordino in discussione a Venezia. A rischio c'è la biblioteca e il posto di lavoro dell'impiegata che la gestisce. E questo ha fatto scattare la protesta di una trentina di persone riunite davanti alla sede della Comunità montana per dire "No alla chiusura della biblioteca" - con tanto di petizione che ha già raccolto 370 firme - e la mobilitazione del popolo di Facebook, dove è stato creato un gruppo forte ormai di 165 membri.  Tre le proposte appoggiate sul tavolo dal presidente Ennio Vigne per evitare il peggio (cioè la messa in mobilità dell'impiegata e la dispersione dei volumi tra i comuni), ma è la quarta che potrebbe essere vincente. Meglio però procedere con ordine: le tredici amministrazioni non hanno i soldi per concorrere ad una gestione associata (60 mila euro in totale, 4 mila 615 euro ciascuno, comunque troppo per chi in questo momento è al verde). Accantonata anche l'ipotesi di autotassare i circa 2.300 tesserati con un'iscrizione annuale alla biblioteca, resta la preferita da tutti: consegnare i libri a Feltre per creare un polo unico insieme alla biblioteca Civica (e quella Iulm?). Di fronte a questa prospettiva, il sindaco Vaccari ha preso tempo fino alla fine del mese per rispondere, promettendo di discuterne in consiglio comunale. Altrimenti Ermes Vieceli si è fatto avanti a nome della fondazione Lucia per accogliere il patrimonio librario a San Gregorio, garantendo alla bibliotecaria il mantenimento del posto.  Intanto, il consigliere della Cmf e segretario provinciale Sel Diego Pauletti lancia una provocazione: «Basterebbe versare 50 centesimi pro capite per tenere aperta la biblioteca. È una struttura ben fornita e molto frequentata sia da appassionati lettori che da studenti». Ma anche il suo appello resta in sospeso.

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