Feltre a caccia di nuova energia, Penco: valutiamo anche Salgarda
«Ampliare da subito, dove possibile, l’uso del fotovoltaico»

«Idroelettrico, fotovoltaico, geotermico: qualcosa il Comune di Feltre si deve inventare perché quest’anno siamo costretti a spegnere i lampioni, ma c’è da credere che gli anni prossimi le cose non andranno meglio. Non possiamo restare fermi e attendere gli eventi».
L’assessore all’ambiente Tiziana Penco ci sta pensando da quando i colleghi dell’amministrazione comunale hanno fissato la cura d’urto per frenare il caro bollette e mettere in salvo i conti del Comune. «Voglio avere un quadro complessivo di quelle che sono le potenzialità e le opportunità che il Comune può cogliere in tema di produzione di energia», dice l’assessore. «Io non ho le competenze adeguate per cui voglio calendarizzare degli incontri con tecnici ed esperti con i quali fare il quadro della situazione e verificare cosa può fare il Comune di Feltre per rendersi un po’ più indipendente sul piano energetico».
Penco non ha preclusioni, ma il primo riferimento che viene in mente è la centrale di Salgarda, alimentata dalle acque del torrente Caorame, oggetto di un tira e molla che risale a una dozzina di anni fino alla decisione nel 2012 dall’allora amministrazione comunale di chiudere la partita rinunciando a una possibile centrale alle Busette di Pullir in compartecipazione con Cesiomaggiore perché ritenuta troppo costosa e non più strategica. Una decisione che mise la pietra tombale anche su Salgarda con un’ipotesi di sfruttare successivamente l’area livello turistico con un progetto di parco fluviale che però non ebbe mai seguito.
Penco non esclude nulla: «Non lasciamo nulla di intentato. Sono andata a fare un sopralluogo all’edificio che ospitava la centrale ed è una struttura che in un modo o nell’altro meriterebbe di esser recuperata. Si tratta di capire se ci sono margini per una rivalutazione delle sue potenzialità per la fornitura di energia rinnovabile di cui il Comune avrebbe un grande bisogno. Chiederò a degli esperti di spiegarmi se e in quale modo ci sia una possibilità di recuperare la centrale rispettando il corso d’acqua e l’ambiente».
Di sicuro l’assessore all’ambiente non vuole restare passiva sull’argomento: «Alla luce della situazione attuale e delle prospettive future credo sia doveroso che il Comune di Feltre guardi nel breve e nel medio termine a come incrementare la produzione di energia. Penso», conclude Tiziana Penco, «non solo all’energia idroelettrica, ma anche a una più ampia diffusione del fotovoltaico e del geotermico, cercando di trovare finanziamenti attraverso contributi e bandi».
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