Fatto l’esame a Feltre al bambino epilettico: «Se si vuole si può»
AGORDINO. «Ieri all’ospedale di Feltre mio figlio ha fatto l’elettroencefalogramma con privazione del sonno» . Lo racconta la mamma del bambino agordino di nove anni affetto dal “piccolo male” (la forma più lieve di epilessia), che due settimane fa aveva denunciato come nell’Usl 1 Dolomiti non ci fosse più un posto in cui il figlio potesse essere curato come meritava. Una denuncia fatta dopo che le era stato comunicato l’annullamento dell’esame fissato da tempo, con l’invito a rivolgersi ad altri ospedali o strutture convenzionate del Veneto. Il giorno dopo erano arrivate le scuse “per l’errore di comunicazione” da parte della direzione dell’Usl, che al contempo ricordava come «per il paziente pediatrico il sistema veneto è organizzato a rete, con risposte locali per la media e bassa intensità di cura e nei centri di riferimento per l’alta complessità per garantire la migliore qualità delle cure».
Sta di fatto che due settimane dopo il bambino agordino è stato chiamato a svolgere l’elettroencefalogramma con privazione del sonno non a Treviso, Padova o Verona, ma a Feltre, quindi nell’Usl Dolomiti.
«Nei giorni scorsi sono stata chiamata due volte dalla Pediatria di Feltre», spiega la mamma, «il cui primario è lo stesso di Belluno e mi hanno dato l’appuntamento per oggi (ieri, ndr). La stessa cosa è successa per la mamma dell’altro bambino agordino che aveva protestato assieme a me».
Il bimbo è dunque stato sottoposto all’esame e ai genitori è stato subito consegnato il referto. «Sono stati gentilissimi, ora chiamerò la Pediatria per capire come fare per fissare i prossimi controlli che mio figlio deve fare periodicamente. Probabilmente ci manderanno a Treviso, ma ci andremo». Intanto, però, si è capito che quel tipo di esame si fa anche nell’Usl Dolomiti. «Mi pare», «aggiunge la mamma, «che sia la dimostrazione che se si vuole si può».
E pure che quando i diritti vengono negati è giusto denunciarlo. Non tema la direzione sanitaria Usl: non è di certo perché qualcuno evidenzia un disservizio che i medici non vengono nel Bellunese. —
Gianni Santomaso
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