Falso nel bilancio del Consorzio Sacs Presidente a giudizio

FELTRE. Qualcosa non va nel bilancio. Quello del 2010, presentato un anno dopo. Il presidente del consiglio d’amministrazione del Consorzio Sacs di Belluno, Severino Speranza è accusato di false comunicazioni sociali, il reato previsto dall’articolo 2621 del Codice civile. Nel processo cominciato davanti ai giudici Antonella Coniglio, Elisabetta Scolozzi e Cristina Cittolin, l’uomo è difeso dall’avvocato Antonia Caldart, ma c’è anche una costituzione di parte civile della cooperativa sociale Le Valli, che fa parte dello stesso consorzio Sacs (Servizi alla cooperazione sociale) ed è rappresentata dal legale Alvise Antinucci. Chiederà inevitabilmente dei danni.
Nell’udienza di ieri, si è parlato molto di un appalto lungo dieci anni vinto da Sacs tra il 1999 e il 2009 per l’Usl 2 di Feltre. Si trattava della gestione delle residenze psichiatriche di Feltre e Pullir, rispettivamente insieme alle cooperative Le Valli e Monteserva. Appalto che non sarà rinnovato per gli anni successivi. L’altra questione da discutere è la fusione con la Fai Cooperativa sociale bellunese Famiglia anziani infanzia. Le contestazioni del pubblico ministero Simone Marcon sono parecchio complicate, ma allo stesso tempi riassumibili così: in questo bilancio d’esercizio 2010, sarebbero stati inclusi dei beni che non erano più di proprietà del Consorzio Sacs. Questo per trarre in inganno i soci e il pubblico e avere un ingiusto profitto. Non si sarebbe provveduto alla ricapitalizzazione del consorzio, anzi Speranza avrebbe esposto fatti non veri all’interno del bilancio, seguendo un meccanismo molto sofisticato, che è stato puntualmente descritto dal finanziere che aveva condotto le indagini e ieri mattina è stato ascoltato per primo.
Tutto questo avrebbe favorito la successiva fusione con la Fai, la cui rappresentante ha spiegato di essere stata a capo di una cooperativa in attivo. La donna aveva benedetto questa operazione del febbraio 2011, dal momento che era ormai vicinissima alla pensione e le sarebbe dispiaciuto chiudere, lasciando senza lavoro un certo numero di addetti. Tra i testimoni sentiti, anche l’impiegata amministrativa e contabile, che ha descritto il ruolo di general contractor (contraente generale) del Consorzio Sacs e i suoi rapporti con tutte le cooperative aderenti. Naturalmente c’erano delle relazioni con Le Valli, attraverso una persone ben precisa, che è stata indicata.
Il giudice Coniglio ha rinviato al 20 gennaio, quando saranno ascoltati degli altri testimoni utili a chiarire ulteriormente una vicenda ingarbugliata.
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