Esumazioni al via al cimitero di Arten C’è il rischio di salme non decomposte

In passato il terreno del camposanto ha riservato sorprese Slongo: «Nel caso servirà provvedere alla cremazione»



. Cimitero chiuso la mattina per consentire alla ditta incaricata di esumare le salme interrate da oltre 25 anni. In terreno argilloso che non favorisce, molto spesso, la completa decomposizione dei corpi. Ed è questo il motivo per cui la chiusura del cimitero di Arten si protrae per quasi un mese. È prevista a partire dal 30 settembre fino al 21 ottobre, dalle 7 alle 13 di ogni giorno.

Nell’ordinanza sindacale si evidenzia peraltro che, nel caso in cui i lavori fossero interrotti per maltempo, l’operazione potrebbe esser prorogata oltre i termini previsti.

Gli spazi interessati dalle operazioni di esumazione saranno delimitati e protetti dagli operatori incaricati “per impedire l’accesso ad estranei e per garantire la sicurezza e riservatezza di tutte le operazioni anche nelle ore pomeridiane”. Il procedimento consiste nell’estrazione della bara, nel taglio della lamiera di zinco, per togliere lo scheletro o il corpo e sistemarlo in un contenitore apposito. Le esumazioni di sepolture ormai datate a salma intera non sono tante, ad Arten.

Al sindaco Giorgio Slongo risulta una quindicina. «Ma la ditta ha necessità di poter lavorare senza persone attorno perché la situazione è delicata», spiega Slongo. «Già in passato, nel corso di precedenti esumazioni in questo cimitero, si è riscontrata la mancata decomposizione delle salme anche a distanza di lungo tempo. O una decomposizione a metà. Le caratteristiche del terreno rallentano, e in alcuni casi anche di molto, il processo di mineralizzazione del corpo. Così intanto abbiamo preso contatti con i parenti pregandoli di essere presenti. E nei casi in cui si riscontrassero i problemi maggiori, li inviteremo a provvedere alla cremazione».

Oltretutto, all’esumazione che deve essere fatta di norma dopo un periodo di tempo stabilito, nel cimitero di Arten c’è anche il problema della saturazione di posti per la sepoltura a terra. «Nella sezione cimiteriale dove la ditta andrà ad intervenire, non abbiamo più disponibilità di spazio», continua il sindaco. «Non siamo pressati da richieste perché la pratica della cremazione è sempre più elevata anche nel nostro comune. Ma abbiamo comunque la necessità di mettere a disposizione questa superficie e di fare quello che ci impone la normativa. Ad Arten abbiamo del resto la disponibilità di 32 loculi per la salma e di 48 loculi cinerari».

La Regione un anno e mezzo fa ha erogato un contributo finalizzato all’acquisto di kit additivi posti all’interno della cassa per favorire la mineralizzazione del corpo e quindi la decomposizione. «Sarà utilizzato per i loculi», conclude Slongo. «Ma adesso dobbiamo fare un regolamento specifico su questo aspetto». —



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