Escursioni e bici, binomio vincente

Un convegno organizzato dai Lions accende i riflettori sulla ciclabilità provinciale

BELLUNO. In provincia di Belluno le opportunità di turismo sostenibile ci sono. Basta solo saperle cogliere e sviluppare. Proprio con l’obiettivo di smuovere lo stato dell’arte e proporre alcune soluzioni concrete i Lions Club del territorio provinciale, con la collaborazione di Amici della bicicletta, Fidapa, Inner Wheel, Panathlon, Rotary, Soroptimist, hanno organizzato per giovedì, alle 18.30 in sala Bianchi a Belluno, un convegno dal titolo “Percorsi ciclabili in provincia di Belluno: un volano economico”.

«L’iniziativa è a suo modo anche provocatoria», evidenzia Stefano Pariset, presidente del Club "San Martino" di Belluno, «ci rendiamo conto che i problemi del nostro territorio sono altri e tanti. Ma vorremo anche che si diffondesse la consapevolezza del ritorno economico che può essere dato da un turismo sostenibile e a basso costo». Durante il convegno, moderato dal giornalista di Telebelluno Andrea Cecchella, si parlerà della situazione attuale delle piste ciclabili in provincia di Belluno, delle operazioni in corso e delle prospettive future, di esempi che vengono dall’esterno e della rivalutazione della ferrovia bellunese. Interverranno Bortolo Calligaro, Filiberto Dal Molin, i consiglieri regionali Matteo Toscani, Dario Bond e Sergio Reolon, Luigino Tonus, i sindaci Jacopo Massaro, Mario Manfreda e Paolo Perenzin, Sandro Da Rold, Helmut Moroder.

«Il dibattito era partito già nel 2008 grazie al Panathlon», dice ancora Pariset, «siamo consapevoli che il territorio provinciale, per la sua stessa conformazione geografica, può avere difficoltà in più nell’incentivare l’uso della bicicletta e un turismo a esso collegato. Ma analoghe situazioni esistono in Austria e in Svizzera, dove invece il cicloturismo è molto diffuso».

La sfida attuale è quella di non lasciarsi scappare finanziamenti europei. «Sul tema ci sembra ci sia silenzio, ma nello stesso tempo un interesse generale diffuso», sottolinea Pariset, «il convegno avvia anche un confronto con luoghi vicini. Le risorse che abbiamo noi ovviamente sono minori, ma basti pensare che in Val Venosta l’operazione è stata di recupero della vecchia ferrovia». I relatori presenti al convegno non mancheranno di discutere del problema relativo alla chiusura della tratta ferroviaria Longarone-Calalzo, oltre che della pista ciclabile delle Dolomiti e del ruolo ricoperto in questo senso dalla Regione Veneto.

Martina Reolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi