Erostrato, i due Aquini saranno processati a dicembre

Il gup Marson ha deciso per il rinvio a giudizio di padre e figlio. Il periodo dei reati contestati va dal luglio 2017 al gennaio dell'anno scorso.

CESIOMAGGIORE

Caso Erostrato: Nemesio e Samuele Aquini a processo. Il gup Marson ha deciso per il rinvio a giudizio dei due indagati, su richiesta del pubblico ministero Marcon. La prima udienza è stata messa in calendario per l'11 dicembre, nel frattempo i difensori Zallot e Perco hanno cercato di arrivare al proscioglimento, presentando delle eccezioni sul capo d'imputazione: per alcuni reati contestati, ci sarebbero soltanto degli indizi e per la tentata estorsione (la richiesta della statua) nemmeno quelli. La Procura della Repubblica accusa gli imputati delle ipotesi di reato di deturpamento, imbrattamento, incendio, mimaccia, procurato allarme, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, tentate lesioni personali gravi e tentata estorsione.

Su queste, si sono costituiti parte civile Carlo Zanella come privato cittadino e non sindaco di Cesiomaggiore con l'avvocato Vigna e Aldo Dalle Grave, il proprietario della legnaia di Morzanch con Cesa. Nessuna costituzione, invece, da parte dei comuni di Cesio e Santa Giustina e di associazione di gay e lesbiche, che pure erano state chiamate in causa nelle scritte sui muri.

I fatti contestati a Erostrato vanno dai primi imbrattamenti all'ecocentro di Cesio, alle chiesette di Calliol e Sant'Agapito; alle lettere minacciose con o senza polverina bianca all'interno (tre delle queli indirizzate al nostro giornale); all'incendio della legnaia nel bosco e al sacchetto di caramelle trafitte da spilli lasciato cadere nel cortile dell'asilo di Cergnai. Il periodo va dal luglio 2017 al gennaio dell'anno scorso.

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