Epidemia di “suina” in Pneumologia tre pazienti in più

FELTRE. Salgono a quattro i pazienti affetti da complicanze influenzali del ceppo H1N1, ricoverati in pneumologia dove, fino a ieri l'altro ce n'era solo uno. E' stato dimesso invece il paziente gestito dal reparto di geriatria. E le tre persone assistite e monitorate in terapia intensiva (rianimazione) sono uscite dall'acuzie e sono in progressivo miglioramento.
È questo il bilancio reale dell'ospedale di Feltre che ha dovuto misurarsi con le complicazioni di un'influenza stagionale che si è dimostrata più aggressiva di quella degli ultimi due anni a scapito dei soggetti più fragili, come condizioni di salute generale, e immunodepressi. Una settimana fa si è spenta una paziente di Sedico, non anziana ma affetta da una severa malattia pregressa. L'età media di chi sviluppa le complicanze continua infatti ad attestarsi nel range fra i sessanta e i settant'anni. Ma le condizioni di salute sono sempre critiche. Viene e poi passa, magari con qualche disturbo in più, ai soggetti sani.
Lo dimostra il fatto che nessun sanitario, pur essendo sottoposto a un bombardamento virale quotidiano, è ricoverato o in condizioni critiche. Però le assenze nei reparti si fanno notare. Lo conferma il direttore di area medica, Lorenzo Tognon, che nel raccomandare ancora una volta la vaccinazione a quel trenta per cento di persone, compreso il personale d'assistenza, sfuggito alla campagna stagionale, ammette: «Anche se non ci sono situazioni di sofferenza nelle varie unità operative e anche se non abbiamo sotto gli occhi il registro delle assenze, da un anno a questa parte gestito a livello telematico, la percezione è che ci siano più personale sanitario malato quest'anno rispetto alle annate precedenti».
Di una cosa si è certi. Lo dicono i dati regionali e lo dice anche il test effettuato, non a livello di screening ma solo in via eccezionale, fra i dipendenti ospedalieri più esposti ai quali è stata somministrata la prova tampone: nove su dieci malati di influenza sono positivi al virus H1N1. Dopo aver contratto una forma influenzale tumultuosa, refrattaria ai medicamenti sintomatici delle normali virosi e prolungata nel tempo, alcuni infermieri dei reparti più esposti, su richiesta dei loro preposti, hanno fatto il test. E sono risultati positivi all'H1N1.
«Non c'è da stupirsi di questo», conclude il direttore medico Tognon. «Né saranno effettuati i tamponi a tutto il personale indisciminatamente. Lo abbiamo fatto eccezionalmente per chi lavora in unità intensiva. Dovessimo estenderlo a tutti i malati, dentro e fuori l'ospedale, non avremo sorprese a scoprirli quasi tutti positivi al virus».
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