Endoscopia del pancreas, ora c’è SpyGlass

Il nuovo strumento monouso permette di fare una diagnosi attendibile in un colpo solo

FELTRE. Si chiama SpyGlass l'occhio monouso che penetra nel distretto del pancreas, in corso di esame endoscopico, e permette di fare diagnosi attendibile in un colpo solo. Questo strumento, raffinato costoso e innovativo, è già in dotazione degli endoscopisti esperti di gastroenterologia che lo hanno già utilizzato su una ventina di pazienti. Il Santa Maria del Prato, centro di riferimento regionale chirurgico per le malattie oncologiche del tratto digerente, è il primo ospedale nel Veneto ad essersi dotato di questo strumento. I vantaggi di poter visualizzare i dotti biliari, il cui diametro è inferiore ai dieci millimetri, consente di superare i limiti della radiologia tradizionale e di poter operare, quasi in tempo reale con l'indirizzo degli esami ematochimici, la differenziazione fra patologie maligne e benigne, in un distretto anatomico difficilmente accessibile.

«Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi di avere adottato per primi nel Veneto questo nuovo sistema di visualizzazione», afferma Michele De Boni, direttore del dipartimento di chirurgia oncologica gastrointestinale a valenza regionale. «La tecnologia, molto innovativa e sofisticata, permette agli endoscopisti esperti nelle colangio-pancreatografie endoscopiche di effettuare queste indagini. Una possibilità straordinaria che aumenterà notevolmente la nostra capacità di diagnosticare e trattare le malattie pancreatico-biliari, riducendo in maniera significativa il numero di esami ai quali il paziente deve sottoporsi con comprensibili disagi per ottenere una diagnosi certa. Questo è il caso di un sempre maggior numero di pazienti che afferiscono al nostro centro con patologie pancreatico biliari complesse».

Una possibilità diagnostica importante anche per poter offrire cure più precoci ai pazienti affetti da queste patologie nel minor tempo possibile, si dice dal reparto. Che ha promosso il progetto On Day Care (inquadramento diagnostico della malattia compreso l'esame istologico e il trattamento terapeutico in un giorno), premiato dalla Fondazione Cariverona che ha erogato un contributo di 750 mila euro su una spesa di oltre un milione e mezzo di euro. (l.m.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi