Elettrodotto, documenti anche a Limana

Terna invia l’integrazione volontaria. Da oggi e per sessanta giorni si aprono i termini per spedire le osservazioni
Di Alessia Forzin

LIMANA. Terna deposita anche a Limana la documentazione relativa all'integrazione volontaria. L'ultima variante del progetto di razionalizzazione della rete nella media valle del Piave, «che rappresenta la variante oggi in valutazione al ministero dell’Ambiente», precisa Terna in una nota, «non interessa il Comune di Limana». Il quale è coinvolto, prosegue, «solo da una delle alternative progettuali (alternativa “B”) analizzata nell’ambito dello studio di impatto ambientale».

Ma l'amministrazione si è fatta sentire, sia al tavolo tecnico convocato in Regione qualche settimana fa e poi saltato per la presenza di alcuni tecnici che non erano graditi, sia richiedendo un'audizione alla commissione Via di Venezia: «È ora di smetterla di dire che Limana non è coinvolta da questo progetto», spiega il sindaco Milena De Zanet. «Siamo eccome parte in causa, perché è impossibile che il progetto si fermi una volta scavalcato il Piave in comune di Belluno. È chiaro che Terna sta procedendo per step, e prima o poi ripartirà con il progetto andando ad interessare direttamente anche Limana».

Per questo il Comune vuole essere tenuto in considerazione e lo ha ribadito in più sedi. Terna ha trasmesso la documentazione (che è consultabile da chiunque sul sito del ministero dell'Ambiente, nel portale Via-Vas) questa mattina, «per garantire una più ampia partecipazione al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, aperto fin dal 2011», prosegue la nota della società.

Da oggi si apre anche la finestra di sessanta giorni per inviare le osservazioni al progetto: devono essere mandate al ministero dell'Ambiente, titolare della procedura di Via, in forma scritta, anche a mezzo mail.

La procedura è ormai conosciuta dai Comuni, anche perché l'ultima finestra per far sentire la propria voce è recente: c'è stato tempo fino al 30 novembre per mandare osservazioni all'integrazione volontaria. A queste Terna ha già risposto. Da oggi si apre la nuova finestra, e non solo per Limana. Anche gli altri Comuni e i cittadini potranno scrivere al ministero.

«Noi lo faremo sicuramente», assicura il sindaco. «La nostra posizione è chiara e l'abbiamo espressa tutte le volte in cui ne abbiamo avuta l'occasione: questo progetto va rivisto. Anche il nostro territorio è coinvolto e vogliamo poter dire la nostra». Il sindaco è anche convinto che sia necessario un confronto ampio, non limitato a una manciata di Comuni: «Qui non si parla solo di Limana, ma di tutta la provincia. Dobbiamo sederci tutti attorno a un tavolo per trovare le alternative migliori per tutelare la salute dei nostri cittadini ma anche l'ambiente e che vadano a beneficio di tutta la provincia. Alternative che ci sono, preciso. Parliamone assieme». Magari in Regione. Limana ha chiesto un'audizione in commissione Via, e attende una risposta.

Intanto l'amministrazione valuterà se inviare a Roma solo le osservazioni che sono già state predisposte o se integrarle con nuovi documenti. «Di sicuro però ci faremo sentire, perché questo progetto va rivisto», conclude la De Zanet.

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