Elettrificazione, ripartito il cantiere di 40 km

L’epidemia da Covid-19 farà slittare a settembre l’apertura della tratta Belluno-Conegliano e al 2021 i primi treni elettrici

Paola Dall’Anese / belluno

Tutti i cantieri sulla linea ferroviaria Conegliano - Vittorio Veneto hanno ripreso le proprie attività nel pieno rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità competenti in materia di prevenzione e contenimento del Covid-19.

Dopo alcune settimane di stop, quindi, i cantieri per l’elettrificazione della linea Conegliano-Belluno sono ripresi. Si tratta di opere iniziate a settembre 2019 e che avrebbero dovuto concludersi entro giugno 2020. Sicuramente il ritardo causato dal Covid sposterà più avanti il termine dei lavori e anche l’avvio del primo treno elettrico in provincia, che era atteso per la fine del 2020.

Come fanno sapere da Trenitalia, «sono state completate le attività legate agli adeguamenti delle gallerie ed è in fase di ultimazione la costruzione del sostegno dei pali della trazione elettrica. A giugno verrà avviata la posa della linea di contatto. A Vittorio Veneto stanno per essere concluse le finiture (parapetti e asfaltatura) del nuovo cavalcavia di via Lioni che a fine maggio riaprirà la viabilità».

l’intervento

A spiegare un po’ come stanno procedendo le opere è Alessandro De Nardi dell’associazione e sito online Trenibelluno ed esperto di trasporto su rotaia. «Tra Conegliano e Ponte nelle Alpi hanno ripreso già da qualche settimana a lavorare», precisa De Nardi. «Sono diverse le squadre di tecnici dislocate in diversi punti del cantiere tra cui anche all’interno delle gallerie dove stanno predisponendo gli attacchi per i cavi dell’elettricità». Per l’esperto stanno arrivando a compimento anche «gli scavi all’aperto per predisporre i basamenti dei pali. Ora si sta intervenendo all’altezza del Lago morto».

L’intervento è comunque articolato in vari cantieri che si snodano per 40 chilometri. «E se prima della pandemia si parlava di riaprire la ferrovia il 14 giugno 2020 con i treni diesel e il 14 dicembre era prevista l’attivazione dei treni elettrici su questa tratta, avendo perso qualche settimana, i tempi non sono rispettati. Per cui potrebbe essere che a settembre si riapra la linea con i mezzi a diesel mentre si passi al 2021 l’inaugurazione dell’elettrificazione. Per fortuna», come fa notare De Nardi, «anche le ditte che stanno costruendo i nuovi treni elettrici sono state bloccate dal coronavirus e quindi sono in ritardo».

la circolazione

Ad oggi la circolazione ferroviaria in provincia è calata: nella fase 1 del Covid-19 si attestava al 30%, mentre ora al 50%. «Su Calalzo dove sono previsti 9 treni al giorno, durante il picco dell’emergenza eravamo arrivati a tre coppie al giorno di mezzi, ora siamo a 4 coppie. Poi ci sono gli autobus che garantiscono un servizio integrato. Intanto, tra Belluno e Conegliano nei giorni lavorativi sono sette i bus che circolano che diventano tre al sabato, mentre nella tratta opposta sono cinque gli autobus nei feriali e tre sempre al sabato. Nei festivi il servizio è sospeso. Ogni mezzo è dotato di misure anti Covid e trasporta una percentuale inferiore di clienti. —

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