Ecco come si fanno le “pendole” e il “pastin”

Pendole e pastin sono i prodotti più gettonati e rappresentano un bel biglietto da visita per l’azienda Dal Mas con le sue due macellerie a Forno e a Pecol. Le pendole si ricavano dalla polpa della coscia (di maiale, manzo, vitello oppure di selvaggina). Le carni vengono tagliate a striscioline e vengono condite con sale, pepe e vari aromi. Vengono quindi lasciate macerare alcuni giorni e poi distese su bastoncini e affumicate, rigorosamente a legna (non in forni di cottura) di faggio, larice, abete e ginepro. L’affumicatura dura un giorno. Una volta chi andava a lavorare portava con sé un pezzo di pendola: un alimento comodo da portare e sostanzioso.

Per preparare il pastin, invece, si mettono insieme carne di manzo (50 per cento), carne di maiale (40 per cento), pancetta di maiale (10 per cento ). Le quantità precise dipendono dal tenore di grasso. Si macinano, rigorosamente, con la piastra dai fori di 4,5 millimetri. Si aggiungono pepe, sale, aglio, un po’ di prosecco per accentuare i profumi. Si mescola energicamente per ottenere una “palla” omogenea ed il pastin è subito pronto da mangiare cotto ben rosolato alla piastra, accompagnato da una buona e fumante polenta o anche crudo in mezzo ad un panino. Naturalmente, se si ha la pazienza di aspettare, il prodotto acquista in sapore.



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