E' nata la confraternita intitolata al Piave dop

Bortoli: «Sarà un supporto per fare conoscere il prodotto in mercati mai battuti»
Foto ufficiale per la confraternita del formaggio Piave dop
Foto ufficiale per la confraternita del formaggio Piave dop
 
CESIOMAGGIORE.
Il presidente è Tiziano Fiabane, ne fanno parte sedici amici che negli anni hanno condiviso la crescita e i successi di Lattebusche. Prima uscita ufficiale per la Confraternita del formaggio Piave, il cui compito sarà quello di fare conoscere le qualità e il gusto del Piave dop nel vasto universo dell'enogastronomia. Paludati di tutto punto con mantello viola, cravatta gialla e cappello in feltro nero, i soci ieri hanno incontrato il direttore di Lattebusche, Antonio Bortoli. Una sorta di investitura che l'azienda ha fatto nei confronti della confraternita: «Negli anni abbiamo promosso e continuiamo a promuovere il formaggio Piave con campagne pubblicitarie e operazioni di marketing, ma voi della confraternita avete la competenza e la possibilità di fare conoscere il prodotto in quegli ambiti dove una normale campagna pubblicitaria non può arrivare».  Nel suo intervento, il presidente Tiziano Fiabane, ha ricordato i termini del rigido disciplinare di produzione con limiti territoriali di raccolta del latte, ricordando che le prime produzioni risalgono alla fine dell'800 grazie ai casari delle allora latterie turnarie. Le prime produzioni di Piave targate Lattebusche sono degli anni 60.  Nell'organigramma della confraternita figurano, oltre al presidente Tiziano Fiabane, il vicepresidente vicario Silvio Bona, il Vicepresidente Flavio Soppelsa, il segretario Armando Bertuol, il tesoriere Fabio Bona, nonché il cerimoniere Corrado Bosco. I revisori dei conti sono Paola Sponga, Renato Bettin e Paolo Zabot. La confraternita si è già affiliata alla Federazione che raggruppa le confraternite e alla Ucet, l'Unione dei circoli enogastronomici del Triveneto. Passi necessari per avere il lasciapassare che consente di confrontarsi e operare con tutte le confraternite d'Italia.  Ed infatti l'auspicio di Antonio Bortoli è l'azione della confraternita consenta di toccare anche quei mercati italiani dove il Piave dop è ancora un oggetto sconosciuto oppure riservato a una nicchia ristretta di clienti. (r.c.)

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