È nata ieri l’Unione interprovinciale

BELLUNO. Confcooperative Belluno e Confcooperative Treviso si sono fuse ieri, dando vita alla nuova Unione interprovinciale di Belluno e Treviso. La scelta è avvenuta all'unanimità, votata dalle...

BELLUNO. Confcooperative Belluno e Confcooperative Treviso si sono fuse ieri, dando vita alla nuova Unione interprovinciale di Belluno e Treviso. La scelta è avvenuta all'unanimità, votata dalle assemblee straordinarie delle due precedenti organizzazioni provinciali, riunitesi a Tarzo (Treviso). Erano presenti circa 120 cooperatori provenienti dalle due province.

La nuova realtà territoriale riunisce imprese cooperative operanti in vari settori produttivi (agroalimentare, sociale, dei servizi, sanità, consumo, credito, turismo), con un fatturato aggregato 2015 che supera 1 miliardo di euro. Confcooperative Treviso a fine 2015 rappresentava infatti 158 cooperative, 30mila soci ed un fatturato aggregato di quasi 900 milioni di euro (senza contare le Banche di credito cooperativo), impiegando quasi 7mila persone, di cui 5mila sono soci-lavoratori. Confcooperative Belluno contava, invece, su oltre 90 cooperative associate, un fatturato aggregato di 156 milioni di euro, 1.200 addetti e oltre 9mila soci.

Dopo la fase straordinaria, la nuova assemblea interprovinciale ha provveduto alla nomina del nuovo consiglio interprovinciale, formato da 23 membri (di cui 7 consiglieri bellunesi e 16 trevigiani). Sono stati eletti: Claudio Agnoli, Federico Bristot, Claudia De Min, Nicola De Min, Augusto Guerriero, Paolo Montagner e Marco Slongo come rappresentanza di Belluno.

A presiedere la nuova Confcooperative Belluno e Treviso sarà Valerio Cescon, cooperatore vitivinicolo, già presidente di Confcooperative Treviso. La vicepresidenza, come da nuovo statuto interprovinciale, spetterà di diritto a un bellunese. “Fare, insieme” è lo slogan della compagine per questo nuovo cammino di collaborazione.

«In questi anni il mondo è cambiato – ha spiegato il neopresidente Cescon – e anche la cooperazione è chiamata a cambiare, per raccogliere le sfide e le opportunità dei nuovi mercati, senza perdere di vista il proprio patrimonio e la propria identità valoriale». Marco Slongo, già presidente di Confcooperative Belluno, ha parlato della necessità di «guardare avanti, per cercare una forma di rappresentanza rafforzata, rinnovata e maggiormente autorevole. Avremmo potuto continuare ancora un po' con la vecchia organizzazione, ma sarebbe stata una battaglia di retroguardia». Ha quindi insistito sul bisogno di avviare una «grande stagione di rinnovamento nella cooperazione, rafforzando il rapporto coi soci, il pensiero etico, facendo comprendere alle comunità il plusvalore delle imprese cooperative come aziende di territorio».

La sede di Confcooperative Belluno e Treviso ora sarà a Lancenigo di Villorba (Treviso), in via Roma 4/d; mentre un ufficio complementare resterà a Belluno in via Simon da Cusighe, 37.

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