E' morto Vincenzo De Paoli, artista di talento apprezzato dai critici
FELTRE.
Ha creato grande costernazione in città la morte improvvisa e prematura di Vincenzo De Paoli, "Lenci" per gli amici più stretti che non ha fatto nemmeno in tempo a salutare. Nonostante sfuggisse ad ogni pressione volta all'apparire, Vincenzo aveva uno straordinario talento grafico e pittorico, come evidenziato dai critici d'arte, anche se ha dovuto ricercare dentro se stesso una strada espressiva lontana da modelli culturali, di successo o di corrente. Ha partecipato a numerose mostre in sede locale, provinciale e regionale anche di recente, a Oderzo. E quando lo ha fatto, ha sempre riscosso grande successo di critica e stampa specializzata, come all'esposizione in galleria Bay Corsi di Milano, intitolata "Vitalità nell'arte". Del suo interessante specifico stilistico si sono interessate, in occasione della mostra di Milano nel 2000, anche le testate nazionali che hanno sottolineato il segno elegante e il cromatismo appropriato, fusi nelle opere di questo artista per dare vita ad una forma espressiva variegata e ammiccante. Nella sua casa paterna, complice la mamma Lina poetessa di spessore, ha avuto modo di conoscere in gioventù artisti e pittori dei quali ha assorbito la poetica e la logica del figurativo, del cubismo, del post-cubismo, dell'informale e dello spazialismo. L'esperienza pittorica, per Vincenzo, non è stata una ricerca di consenso, ma la sua soluzione interiore. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio alle 14,30 nel duomo di Feltre. Vincenzo lascia la moglie Laura e i figli Dario, Valentina e Maria, oltre ai fratelli Paolo e Danilo.
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