È morto il giornalista Maurizio Dorigo

BELLUNO. Sorridente, pacato, equilibrato, ironico. Un grande giornalista, un gentiluomo. Maurizio Dorigo è morto ieri mattina, nella sua casa di Belluno, in seguito a una breve malattia che l’ha strappato alla famiglia, agli amici e ai colleghi a soli 49 anni. Laureato in lettere, padre di una ragazza che adorava e compagno di Simona, Maurizio era la voce storica della mattinata di Radio Piave, dove informava i bellunesi con la rassegna stampa e le prime notizie del giorno. Dorigo era anche responsabile dell’ufficio stampa del Centro di servizi per il volontariato e collaboratore del Gazzettino. Per trent’anni Dorigo ha raccontato i fatti più importanti di Belluno con equilibrio, accuratezza, profondità e rara capacità di analisi. Per il giornalismo bellunese, ma soprattutto per la gente che lo ascoltava e lo leggeva, la scomparsa di Maurizio è una perdita grave. Ma chi ha lavorato a stretto contatto con lui perde molto di più: un amico, un esempio di lealtà, correttezza e ironia straordinaria, frutto di un’intelligenza rara che lo rendeva istintivamente simpatico. Innumerevoli le testimonianze di cordoglio arrivate ieri da tutti quelli che lo hanno conosciuto per lavoro, apprezzandone lo stile e l’indipendenza.
«È un peccato per tutta Belluno», dice il sindaco Jacopo Massaro. «Maurizio colpiva per la sua empatia, capiva esattamente il pensiero e i sentimenti delle persone che aveva di fronte e riusciva sempre a tradurli sulla carta. Era un ottimo giornalista, che di politica ci capiva davvero, cosa non facile nè scontata. Dorigo era capace di grande correttezza, ma aveva anche una vena spiritosa e autoironica». Addolorato lo staff di Radio Piave: «Ironia, curiosità e una grande umanità erano le caratteristiche che fin dagli anni settanta avevano visto Dorigo affacciarsi da giovanissimo protagonista nel mondo della nascente emittenza radiofonica. Un’esperienza che aveva affiancato ad una solida formazione nel mondo dell’informazione e della comunicazione. Dorigo era un giornalista attento e sempre corretto, copywriter arguto e spesso geniale».
Tra i ricordi quello del capogruppo regionale del Pdl Dario Bond: «Lavorava con passione, rispetto per le opinioni di tutti e ironia, segno della sua grande intelligenza», e dell’ex presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin: «Un giornalista serio e corretto che sapeva coniugare professionalità e simpatia. L’ho conosciuto per lavoro ed era diventato un amico».
Il collega e amico Ilario Tancon lo ricorda così: «Ironia, gentilezza, arguzia, disponibilità, simpatia. Ho letto tante cose in queste ore su Maurizio. Tutte verissime. Credo che si possano riassumere in una sola: Maurizio era una persona buona. Buona davvero».
Chi scrive ha avuto la fortuna di lavorare con Maurizio in tante occasioni e non dimenticherà mai gli insegnamenti e l’affetto che sapeva regalare. Il Corriere delle Alpi si stringe alla famiglia per la dolorosa perdita.
I funerali saranno celebrati domani, alle 14, nella chiesa di Don Bosco a Baldenich. (i.a.)
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