E' guerra sui libri hard discount
I librai all'attacco dei supermercati: «Concorrenza sleale sugli sconti»
FELTRE.
Tra le librerie e i supermercati feltrini è scoppiata la guerra, e si combatte a colpi di penne e libri scolastici. La scuola deve ancora cominciare, ma il mercato già entra nel vivo: tra fine agosto e la prima metà di settembre inizia la caccia agli astucci in offerta, ai quaderni prendi 3 paghi 2, e ai libri scontati.
Quest'ultimo tema in particolare è il "casus belli", la scintilla che ha infuocato gli animi più accesi tra i negozianti feltrini. «Quella dei supermercati è concorrenza sleale», è il grido che sale dalle cartolerie e le librerie della città. «Come possiamo gareggiare con chi fa sconti del 15-20 per cento?», denuncia Franco Debortoli della Libreria Athena, «noi a quella cifra li compriamo. Vendere i libri con quelli sconti sarebbe come dichiarare fallimento». «Non potremmo mai vendere i libri con il 20 per cento di sconto», gli fa eco Elisa Pilotto della libreria omonima di via Tezze, «non ci sarebbe un guadagno, e anche noi dobbiamo mangiare». Anche le cartolerie feltrine non sono affatto contente dei prezzi stracciati: «E' innegabile che a causa loro abbiamo avuto un calo di rendite, seppur piccolo», spiega Silvia Possiedi, titolare con la sorella della cartoleria a Feltre vecchia, «la politica dei "quantitativi elevati a prezzi bassissimi" è letale nei confronti di tutti i negozi concorrenti». Ma come possono i supermercati permettersi un servizio con dei prezzi così bassi senza andare in perdita? «Il fine del supermercato non è il guadagno diretto», spiega Debortoli, «ma indiretto, attraverso l'aumento dei propri soci e la vendita di tutti gli altri prodotti». E per chi la parola "guadagno" vuol dire "stipendio", ovvero ogni commerciante, una concorrenza che raggiunge prezzi appena sopra la perdita non può essere sostenuta; insomma, con i supermercati di mezzo non c'è trippa per gatti. Quest'anno la Coop propone sconti per i libri scolastici, prenotabili anche on-line, del 15 per cento per i soci, e del 10 per cento per tutti gli altri; un'offerta che ha già contato novemila ordinazioni, in aumento rispetto il 2010, e sarà valida fino al 30 settembre. Il famila di Pasquer è invece entrato nel mercato scolastico solo l'anno scorso, e quest'anno arriva a proporre ai propri clienti addirittura uno sconto del 20 per cento; un'offerta valida fino al 30 settembre per le prenotazioni, per il ritiro fino al 31 ottobre. Quella del "servizio con la data di scadenza" è un'altra accusa dei librai feltrini. «Noi offriamo un servizio tutto l'anno», puntano insieme il dito le due librerie, «non solo momentaneo e per un certo periodo di tempo. Noi puntiamo sulla affidabilità». Fiducia e sicurezza contro risparmio. Sicuri che la crisi non possa favorire la seconda scelta? «No, non la favorisce», risponde Debortoli, «perché noi offriamo un servizio, non un prodotto civetta. Vi siete mai chiesti perché i supermercati non vendono i libri per le scuole elementari? Perché è lo Stato a metterci i soldi». Parole dure, ma in guerra e in amore tutto è permesso. Aspettiamo di sapere chi sarà a fare la prossima mossa. (a.p.)
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